ROMA – Infratel Italia e Tim hanno siglato un accordo che consentirà di ‘accendere’ tutte le infrastrutture di accesso della rete pubblica in fibra ottica realizzata da Infratel in 8 Regioni (Abruzzo, Sardegna, Toscana, Puglia,
Calabria, Lazio, Lombardia e Marche) in circa 600 Comuni oggetto dell’intervento con il modello diretto, accelerando in tal modo lo sviluppo delle reti ultrabroadband nelle aree a fallimento di mercato non oggetto in passato di bandi. L’accordo consente di realizzare un programma di attività, da condividere con le Regioni ed i Comuni interessati dall’intervento, predisponendo una road map di attivazioni da parte di Tim conseguenti alla consegna della fibra ottica da parte di Infratel e contraddistinta da date certe riguardo l’attivazione dei servizi ai cittadini, alla pubblica amministrazione ed alle aziende di quei territori. L’intesa rappresenta una sinergia tra pubblico e privato per superare il digital divide nel nostro Paese e prevede un acquisto rilevante da parte di Tim di infrastrutture di fibra spenta realizzate da Infratel. Il gruppo di tlc utilizzerà tali infrastrutture per portare la banda ultralarga nei comuni individuati dal progetto. Tim ha deciso di utilizzare ed integrare le infrastrutture di rete in fibra ottica realizzate dalla società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico al fine di fornire i servizi ultrabroadband in tecnologia FTTC e FTTH a beneficio di oltre 1 milione di cittadini e imprese dei comuni interessati. “Il MiSE esprime soddisfazione per la firma di un accordo che permette l’attivazione dei servizi di banda ultralarga da parte di un operatore, laddove è stata posta la fibra pubblica finanziata interamente dallo Stato. Cittadini e imprese potranno godere dei benefici dell’alta velocità. L’intervento, che riguarda più di 1 milione di residenti nei 600 Comuni, risolve un’annosa situazione“, ha dichiarato Marco Bellezza, Consigliere giuridico per le comunicazioni e l’innovazione digitale del ministro Luigi Di Maio – (ANSA).