La S.s. Teramo Calcio rende noto che i calciatori Marco Soprano e Matteo Tomei, dal primo luglio prossimo, saranno tesserati con la società biancorossa, mentre l’attaccante Riccardo Cappa (13 presenze e un gol nella stagione passata), classe 1999, prolungherà la sua esperienza in forza al diavolo fino al 30 giugno 2022. Soprano, ventitreenne difensore centrale originario di Venezia, ha sottoscritto un accordo di natura triennale e proviene da quattro annate in terza serie, l’ultima delle quali con la maglia della Fermana, dove ha trovato continuità (31 presenze) e costanza di rendimento. «È stata una trattativa lampo – le sue prime parole – avevo altre richieste, poi venerdì scorso mi ha contattato il mio procuratore, mi sono informato e ho percepito ambizioni interessanti relativamente a questo nuovo progetto, chiudendo in pochi istanti. Ho iniziato il mio cammino con il Venezia all’età di undici anni, quindi Padova e Liventina, sempre nel Settore giovanile, prima di essere acquistato a 14 anni dal Genoa, con cui ho fatto tutta la trafila dai Giovanissimi fino alla Primavera per cinque stagioni consecutive, con annesse tre panchine nella massima serie senza, tuttavia, mai esordire. Da lì è iniziata la mia sequela di prestiti, tra Cosenza, Bassano, Fano e, nell’ultima stagione, Fermo, dove ho avuto modo di mostrare le mie qualità con più costanza. Sono un centrale, ho sempre ricoperto questo ruolo, sia nella difesa a tre che a quattro. Conosco Teramo per averci giocato contro, anche se nella sfida di una stagione fa al “Bonolis” ero squalificato: dagli spalti, però, ho compreso il calore e la passione del pubblico». Esperienza e professionalità sono gli ingredienti che da oltre tre lustri caratterizzano la carriera del portiere trevigiano Matteo Tomei, trentacinque anni tra qualche giorno, che ha firmato con il Diavolo fino al 30 giugno 2020. Un percorso ricco, il suo, vissuto tra la Serie D e la C, con le ultime sei annate da titolare indiscusso con le maglie di Real Vicenza e Pordenone (doppio biennio), Siracusa e, nel campionato appena archiviato, Vis Pesaro. «Sono cresciuto a livello giovanile con Udinese e Padova – le sue prime dichiarazioni da “Diavolo” – fino alla Primavera in terra veneta. Ho girato tanto per vari motivi, compresa un’esperienza di una stagione e mezza in Scozia e ho potuto provare anche l’emozione di segnare un gol, ai tempi dell’Itala San Marco in Serie D. Sono tre gli allenatori che ringrazierò sempre: Bianco, Colucci e Tedino ed alle dipendenze di quest’ultimo ho giocato per un bel quadriennio, tra Pordenone e San Donà. Non nego come la prima chiamata l’abbia ricevuta da lui mentre ero in ferie a Siracusa: ha fatto seguito quella del Ds Federico, abbiamo imbastito un discorso ed il matrimonio è stato consequenziale. In campo mi piace far parte attiva della manovra giocando con i piedi: da parte mia ci sarà sempre il massimo impegno e mi auguro con tutto il cuore che si possa vivere un campionato all’altezza delle aspettative della piazza. Non vedo l’ora con la mia famiglia di visitare presto la città: nel frattempo posso solo dire che giocare contro il Teramo (l’anno scorso fu assoluto protagonista nella doppia sfida, parando anche un calcio di rigore, ndr), nella sua casa, non è mai stato semplice, visti l’attaccamento e la vicinanza del pubblico. E poi, nel panorama professionistico, non devo certamente essere io a scoprire Teramo…».