La Corte d’Assise d’appello  dell’Aquila ha confermato oggi la condanna a 30 anni di  reclusione nei confronti di Francesco Marfisi, il 52enne di  Ortona che il 13 aprile del 2017 uccise con numerose  coltellate la moglie Letizia Primiterra e l’amica di lei, Laura  Pezzella.
L’accusa aveva chiesto invece la condanna all’ergastolo e il  riconoscimento delle aggravanti della crudeltà e della  premeditazione, così come aveva fatto nel processo di primo
grado con il rito abbreviato svoltosi il 6 luglio 2018 a Chieti  e chiusosi con la condanna.
La Corte ha derubricato in minaccia l’accusa di tentato  omicidio contestata a Marfisi nei confronti della donna che  aveva dato ospitalità alla moglie in quel periodo. Il difensore
di Marfisi, l’avvocato Rocco Giancristoforo, aveva invece  chiesto la conferma della sentenza di primo grado contestando  l’accusa di tentato omicidio.
Durante l’udienza Marfisi ha reso alcune dichiarazioni  spontanee dicendo di essersi pentito di ciò che ha fatto ed ha  chiesto scusa a tutte le donne. (ANSA).