Siamo certi che contro la Ternana giocherà Pacini (perchè Maurizi lo ha detto), così come crediamo che per il baby-mercato Celentano ci sarà (forse) qualche minuto in partita, per l’esordio in Serie C. Nella conferenza stampa pre-gara, abbiamo trovato un Maurizi davvero sereno e tranquillo, che aveva addirittura voglia di parlare, per ricostruire una stagione che “…mai ci ha visto nei play out, anche se mai siamo riusciti a fare il salto di qualità“, ha dichiarato. Ha pure rimarcato con forza che ha avuto un gruppo di uomini importanti, da zona medaglia, con i quali è stato un piacere lavorare. “Certo, rimane che per taluni è logorante venire da tre stagioni comunque stressanti“, quasi a voler intendere che, nel prossimo futuro, le strade dai “veterani” potrebbero, anzi, dovrebbero dividersi. Lui resterà alla guida del Teramo Calcio per altre due stagioni, a meno di clamorose rotture, forzate o non, con la società, ma stavolta partirà con un’esperienza acquisita importante, perché conoscere l’ambiente a tutto tondo, la rosa sulla quale dover intervenire nel rispetto del budget, il caratterino del “non facile” Presidente, sono tutti elementi che gli agevoleranno il lavoro. In fondo, da sue indicazioni, il mercato di riparazione di gennaio è stato positivo, come mai in precedenza.

Sulla gara contro gli umbri “…faremo il possibile per rendere onore alla nostra tifoseria, che ci tiene particolarmente” senza “piangere” per le assenze, tante, forse troppe che i biancorossi accuseranno nella circostanza (Barbuti, Celli, Gomis, Mantini, Persia, Speranza e Spighi…), in una gara nella quale, peraltro, saranno costretti a dover cambiare modulo e anche ruoli in campo.

Due annotazioni, in conclusione.

La prima riguarda Lys Gomys ed il suo graduale recupero, che procede con regolarità. Perchè lo sottolineiamo? Perchè sarebbe il primo grande acquisto del prossimo Teramo: pensate che è dimagrito di 12 Kg. in questa fase, a testimonianza del fatto che è forte, in lui, la voglia di rimettersi in sesto quanto prima possibile. Lys, in sei partite, non è soltanto diventato l’idolo dei tifosi, ma crediamo di poter dire che anche Maurizi lo giudichi un ottimo portiere ed un vero uomo-squadra e gli allenatori, lo si sa, hanno bisogno, soprattutto a difesa dei pali, di gente che sappia “urlare” e che sappia guidare bene, l’intera difesa.

La seconda fa riferimento a Michal Lewandowski: una storia strana, la sua. Titolare, anzi super-titolare per 2/3 di stagione, perde la maglia per un semplice “mal di stagione” e se ci può anche stare che il “solo virtuale” secondo meriti d’essere tenuto nell’undici base. Ci sta molto meno, però, che il cosidetto “terzo” ti prenda, anche lui, il posto in squadra… per una gara sbagliata! Siamo sempre stati dell’idea che Lewandowski questa scelta avrebbe avuto diritto a “contestarla”, magari da professionista, nel chiuso dello spogliatoio. Non crediamo lo abbia fatto, ed è pertanto molto facile giungere ad una conclusione. Contratto o non contratto, andrà via. E noi gli auguriamo sin d’ora una carriera importantissima, che lui merita da professionista del pallone e da ragazzo perbene qual’è.