Non poteva essere la gara col Pordenone quella che avrebbe dovuto e potuto dare risposte importanti al Teramo; per la forza della capolista, ribadita anche con estrema facilità al “Bonolis”, e per le troppe assenze in casa Teramo Calcio. Stavolta c’entra poco o nulla il “sorprendente” 3-4-1-2 iniziale voluto da Maurizi, che ha schierato a sorpresa Ranieri e Proietti assieme. La squadra di Tesser è di altra categoria rispetto al Teramo di oggi, che vale la classifica che ha.

Anche i risultati della giornata sono stati negativi (a punti Vecomp Verona, Rimini e Renate tutte vittoriose, a punti il Fano che pareggia il derby contro la forte Vis Pesaro, prossima avversaria dei biancorossi). E’ stato il completamento di una serata da cancellare subito. Mai, neanche durante un avvio “sbarazzino”, si è avuta almeno la speranza di poter compiere il mezzo “miracolo”, perchè al primo affondo avversario il Pordenone usufruisce di un calcio di rigore generoso, sul quale Lewandowski compie il miracolo. Invece di trarre una spinta in più dall’episodio favorevole, il Teramo resta soltanto “fumoso” e gli ospiti vanno comunque in vantaggio poco dopo (19°) con Gavazzi che, solissimo in area su assist di testa di Cannellone, insacca imparabilmente.

La reazione non c’è: il Teramo accusa il gol e al minuto 36 anche quello del raddoppio, su un errore, stavolta, di Lewandowski, che si lascia sfuggire un tiro forte ma centrale: Candellone è lì (forse partito anche in off-side) e per lui è un gioco da ragazzi mettere a segno il gol del 2-0.

In pratica la gara finisce a quel punto: il Pordenone si accontenta di governarla e per gran parte della ripresa dà quasi l’impressione di non voler fare male.

Certo, se non fosse stato annullato un goal a Bacio Terracino ad una quindicina minuti dalla fine, magari si sarebbe potuto assistere ad un finale almeno emozionante: ma sarebbe stato probabilmente inutile e vano.

Se finisce 0-2 senza neanche avere la forza per imprecare, vuol dire che in campo si sono viste due squadre diverse, troppo diverse. Una è il Teramo superrabberciato di oggi, che dovrà lottare solo per evitare i play-out, l’altra è una grande del campionato, forse la più seria candidata al salto diretto in serie B.

Una cosa a Pordenone non hanno, e che a Teramo c’è ancora: una tifoseria vera, in curva, che ha inneggiato ai biancorossi dall’inizio al quinto minuto di recupero concesso da un arbitro, Amabili di Vicenza, mediocre.

Tanto quanto i biancorossi di stasera, soltano volenterosi.