ROSETO DEGLI ABRUZZI – Quattro donne si aggiudicano gli altrettanti riconoscimenti assegnati dalla giuria del Premio biennale GXC – Giovani Per la Ceramica, edizione 2022. Il critico, gallerista e storico dell’arte, Jean Blanchaert, presidente della giuria, nel corso della consegna degli attestati ha commentato: “i tre lavori premiati sono tutti di ottima qualità e fattura, accomunati da una grande forza comunicativa. La menzione d’onore è un passo nell’arte più contemporanea e moderna”.

Il premio intitolato alla memoria di “Giancarlo Sciannella”, per l’opera dal concept maggiormente innovativo, è stato assegnato a Anjeza Kolevica, con l’opera “Forms of Spiritual Gravity” in argilla rossa, gress, ossidi e smalti. L’artista di Tirana si è diplomata all’Istituto “F. Grue” nel 2003 ed è impegnata da anni nell’attività produttiva artistica con partecipazione in numerosissime mostre e esposizioni di livello internazionale. Particolarmente significativo il suo lavoro di ricerca e sperimentazione che la pongono tra gli artisti maggiormente seguiti nel panorama della ceramica moderna.

A Eugenia Astolfi, con l’opera “Contaminazioni”, è stato conferito il premio “Serafino Mattucci”, ritenuta maggiormente aderente all’identità della ceramica di Castelli. Eugenia Astolfi, dopo il diploma conseguito nel 2010, all’Istituto “F. Grue” di Castelli, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila diplomandosi, con il massimo dei voti, prima in pittura e poi, nel 2017, in arti visive discipline dello spettacolo, con indirizzo in decorazione. L’opera presenta elementi di assoluta originalità, con inserti in cartone ondulato, unitamente all’utilizzo della maiolica tipica castellana.

Il “Piatto Fungo” di Ilaria De Luca si è aggiudicato il premio della CCIAA del Gran Sasso d’Italia, ritenuto dalla giuria il lavoro maggiormente caratterizzato per l’utilizzo di nuove tecniche e l’impiego di nuove tecnologie. Piatto fungo del diametro di 27 centimetri è stampato per calibratura e presenta la particolarità nel suo sistema di impilamento. Altra particolarità risiede nella falda che scende a campana e conferisce al piatto una forma più dolce. Questo piatto è stato pensato per rinnovare lo stile classico e portare linee semplici ma innovative. L’opera rientra in un progetto più articolato, a cui hanno aderito gli studenti del Liceo “F.A. Grue”, sullo studio, progettazione, sviluppo e realizzazione di innovative stoviglie dedicate alla ristorazione.

La giuria, quest’anno, anche in considerazione dell’alto livello artistico delle 15 opere finaliste, ha ritenuto opportuno assegnare una menzione d’onore in riferimento al “Premio Giancarlo Sciannella”. Il riconoscimento è andato all’opera “Filorosso”, dell’artista Chiara Di Donato, diplomata con il massimo dei voti, nel 2002, Maestro d’Arte e nel 2004 in arte applicata “ceramica”, all’Istituto “F. A. Grue” di Castelli e sempre con il massimo dei voti ha conseguito il diploma di primo livello all’Accademia di Belle Arti di Macerata e il diploma di secondo livello all’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. L’opera, composta da due bicchieri in terracotta di differenti misure, sono uniti da un filo in lana di colore rosso. L’altezza del secondo bicchiere è di 90 cm, misura che richiama la “paura” nella smorfia napoletana e simboleggia il particolare momento vissuto durante la pandemia. L’opera trova completamento nella performance della “camminata verso l’altro”, un invito a riscoprire la propria sfera ricreativa e gioiosa e non limitarsi alla sola propria sfera sociale, perché tutti uniti da un unico, infinito, “Filorosso”.

La Giuria, presieduta da Jean Blanchaert, ha visto la partecipazione di Lucia Arbace già sovrintendente BSAE dell’Abruzzo-Ministero per i beni e le attività culturali, Claudia Casali direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, Carla Marotta già dirigente scolastico del Liceo Artistico “ F. A. Grue ” di Castelli, Maria Lucrezia Di Bonaventura della Fondazione Cingoli, Tiziana Di Sante della Fondazione Tercas e Antonella Ballone della CCIAA del Gran Sasso d’Italia.

L’iniziativa, allestita come da tradizione a Villa Paris di Roseto degli Abruzzi, è organizzato dalla Fondazione Cingoli di Roseto degli Abruzzi, con il sostegno della Fondazione Tercas, della CCIAA del Gran Sasso d’Italia e dell’Associazione ITACA, ed è patrocinato da: Presidenza del Consiglio dei Ministri – Regione Abruzzo – Provincia di Teramo – Comune di Roseto degli Abruzzi – Comune di Castelli e MIC Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Art In Act presenta, oltre alle 15 opere finaliste del Premio GXC, una mostra antologica dedicata al maestro Giorgio Saturni “La modernità gioiosa” a cura di Lucia Arbace e lo spazio espositivo “Castelli di Ceramica”, che racconta l’ultima esperienza del design made in Castelli e dimostra che la ceramica vive, ancora, nella sua dimensione funzionale, oltre che istica.