TERAMO – Il Tribunale di Roma, con provvedimento odierno, finalizzato alla copertura delle risorse finanziarie necessarie al Teramo Calcio per la disputa del campionato, in un concetto piuttosto articolato ma sul quale ci siamo confrontati con diversi professionisti, dà l’assenso al procedimento di “salvataggio” della società biancorossa, a precise condizioni, e scrive nella motivazione:

Visto lo sforzo compiuto per portare a termine il campionato ed il reperimento di 350.000,oo euro da parte di soggetti indicati da Davide Ciaccia, la copertura finanziaria per la fideiussione dev’essere sostenuta dal socio di minoranza al 40% per motivi di equità, ove il s0cio di minoranza ha già ricevuto un acconto di 500.000,00 euro basato sui valori della società del tutto inverosimili“.

Traduzione volgare: bravi per quello che avete fatto, adesso, fideiussione a parte, spetta al socio di minoranza (che non l’ha presa bene – ndr -) a risolvere la vicenda.

Abbiamo avuto, almeno stavolta, la possibilità di parlare al telefono con l’ex presidente, che ci ha anche inoltrato la risposta da lui inviata alla dott.ssa Capuano: “Le faccio presente che il sottoscritto sta facendo il proprio prestando fideiussione personale con un pegno di 350.000,00 euro di collaterale, già pronta e che verrà eseguita dopo che la Teramo Calcio pagherà i suoi debiti nei confronti della Soleia, anticipando parte del costo dell’utilizzo dello Stadio nella prossima stagione. Come vede, io ci sono…“.

Come andrà a finire?

Se tutti condividessero il modus operandi, l’operazione salvezza si potrebbe ancora portare a termine, ma sarà così?