L’AQUILA – “Come avevamo previsto, il bando non chiarisce i dubbi già sollevati, anche da alcuni sindacati e lascia più di un’ombra sugli scenari futuri”. Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, dopo la pubblicazione del bando di procedura selettiva dei lavoratori del Contact center INPS per l’assunzione, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, pieno o parziale, di 3.014 unità. “Molte questioni restano aperte e non vediamo, almeno al momento, possibili soluzioni. Innanzitutto, c’è la certezza che dai 3.200 operatori impiegati in tutta Italia si passi a 3.014. Di questi circa 100 aquilani, impiegati sulla commessa Ader – prosegue Biondi – rischiano di non poter accedere alle procedure di selezione. Come si temeva non è previsto il mantenimento della retribuzione annua lorda, con conseguente perdita economica per molti degli operatori coinvolti. E poi ancora ci sono dipendenti che pur avendo lavorato dal 2019 sono stati stabilizzati ad agosto 2021 e quindi, non essendo presenti a giugno dello scorso anno (come previsto dal bando), resterebbero fuori senza poter partecipare alla selezione pubblica. Permane una forte incertezza sulle modalità con cui verrà accertata la prevalenza sulla commessa Inps dei lavoratori, molti dei quali ancora in cassa integrazione nonostante le promesse fatte dal presidente Inps Tridico che aveva annunciato un impegno affinché questa fosse ritirata: una grave mancanza nei confronti di famiglie gravate da aumenti di costi e spese a causa della grave crisi
economica in atto”.

“Arrivati a questo punto la Pezzopane dovrebbe spiegarci dove sono finiti i famosi 20 milioni di euro annunciati trionfalmente per l’internalizzazione di tutti i lavoratori del call center. La inviterei, inoltre, a smetterla di fare sciacallaggio politico su una vicenda che coinvolge 500 lavoratori aquilani e oltre 3mila in tutta Italia. La nostra battaglia non si ferma qui, continueremo a lavorare con lo stesso impegno profuso in questi anni per garantire gli attuali livelli occupazionali a tutti gli operatori del call center Inps”, conclude Pierluigi Biondi.