TERAMO – Don Aniello Manganiello, il sacerdote simbolo della lotta alla camorra, questa mattina a Teramo per un’iniziativa sul tema della legalità dedicata alle scuole, nell’ambito delle iniziative promosse per il mese di maggio dal Comune, in collaborazione con il Premio Borsellino, nel quadro delle celebrazioni del trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio. “La legalità è straordinariamente conveniente, anche nella loro vita di ogni giorno – ha detto Don Aniello pensando al messaggio da lanciare agli studenti – partendo dal loro vissuto, dal quotidiano. Se si prende un tre a scuola, non è una sconfitta, ma uno stimolo a fare meglio. Però ci vuole cultura, ci vuole studio, ci vuole impegno”, sulla linea dell’insegnamento di Don Lorenzo Milani.

Appuntamento, con l’evento principale per il 30° anniversario delle stragi che hanno cambiato la storia del Paese, è per lunedì 23 maggio alle ore 10 in piazza Martiri, cui hanno aderito molte scuole, “quindi con tanti giovani in piazza per ascoltare la voce dei testimoni diretti della lotta alla mafia – ha dichiarato Leonardo Nodari, presidente dell’associazione Società Civile – che cercheranno di spiegare loro quanto l’indifferenza uccida esattamente come la mafia”. Appuntamento, quindi, con Luigi Leonardi l’imprenditore che ha fatto arrestare i camorristi, con il generale Pellegrini che eseguiva gli arresti istituiti da Falcone e con Padre Maurizio Patriciello che ha subito un attentato nella ‘piazza dello spaccio’, oltre ai rappresentanti istituzionali e cittadini.

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