PESCARA – L’estate sta finendo e anche in Abruzzo e’ tempo dei primi bilanci sull’andamento della stagione turistica. “E’ stata – sostiene il presidente regionale di Cna Turismo, Claudio Di Dionisiouna stagione soddisfacente sotto alcuni punti di vista, ma sicuramente non fantastica. Tutta una serie di categorie alberghiere, e non solo, ha sofferto e continuera’ a soffrire ancora di piu’ adesso. Non c’e’ piu’ ad
esempio l’effetto destagionalizzazione che abbiamo avuto lo scorso anno, quando la gente anche a settembre e ottobre continuava a prenotare. Ora siamo al palo e credo che la stagione volga al termine. Si sperava invece almeno di poter contare su un buon settembre e un buon ottobre“. Relativamente alle presenze turistiche, Di Dionisio afferma che “a esclusione delle due settimane a cavallo di Ferragosto, i
numeri sono inferiori al 2020. Noi come tour operator – sottolinea – abbiamo trovato posti letto last minute anche a ridosso del Ferragosto, cosa impensabile nel 2020 e prima della pandemia“. Il Green pass? “Non ha aiutato“, risponde il presidente della Cna. Per ridare fiato e vitalita’ al settore secondo Di Dionisio la Regione “deve pianificare il programma di promozione e sviluppo. La regione e’ assolutamente inesistente sui mercati che contano e se non c’e’ un programma di promozione legato allo sviluppo di determinati mercati, concordato con gli attori principali che lavorano nel settore, non si riesce a fare nulla. La maggior parte dell’incoming viene fatto da operatori privati. Non c’e’ una strategia di aggressione del mercato“. Sulla prossima stagione invernale c’e’ un cauto ottimismo: “Il ministro Garavaglia – spiega il presidente regionale Cna Turismo – ha detto che gli impianti non saranno chiusi. Questo e’ gia’ un buon inizio. La garanzia che le strutture saranno aperte e la voglia della gente di andare a sciare, fanno pensare che ci sara’ una buona richiesta. Al momento pero’ non possiamo dire di avere prenotazioni che confermano questa sensazione” – AGI –