TERAMO – Se dicessimo che la notizia migliore della domenica, per quanto non potesse incidere sulla partita Teramo-Monopoli, ci è stata regalata dal ritorno in tribuna stampa di Francesco “Ciccio” Di Francesco, diremmo la verità, così come è da notizia, apprezzata, la sensibilità della società biancorossa che lo ha evidenziato pubblicamente, tra il primo ed il secondo tempo, dalla voce dello speaker Marco Franci.
Detto ciò, crediamo sia opportuno analizzare più approfonditamente il presente del Teramo Calcio, che registra un trend non esaltante, anzi molto scarno da mesi (11 punti nelle ultime 12 gare): lo stesso mai e poi mai va rapportato a situazioni che vivono altre realtà calcistiche del territorio provinciale e regionale… Non ha proprio senso, infatti, tracciare paralleli di questo tipo: se il Pescara ed il Real Giulianova vanno malissimo, se del Chieti, del Lanciano o de L’Aquila si sono perse più o meno le tracce, allora la critica teramana dovrebbe avere un sapore diverso…
Ci spiace, ma Supergol non soltanto non condivide questa analisi, ma rimane seriamente preoccupata dell’anemia del Teramo calcio, anche ampliando i propri interrogativi: siamo latitanti in zona goal per limiti strutturali o anche tattici? O addirittura fisico-atletici? Sono domande lecite, che ampliano la discussione ad ulteriori, nuovi elementi critici. Il “…basterebbe guardarsi intorno per apprezzare…” non risponde, nè mai potrà farlo, a nessuna delle domande suesposte, per una situazione calcistica che il Teramo si è conquistata sul campo, ripartendo da zero spaccato. Con Luciano Campitelli, che l’ha preservata fino all’estate del 2019…
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