TERAMO – Una domenica speciale, quella del Teramo vittorioso contro il Palermo; proveremo a leggerla in ogni sfaccettatura, stasera a Supergol.
Le positività – Più d’una: squadra messa bene in campo e che fa gruppo. Mai una corsa in meno durante la gara, anzi qualcuna in più, se necessario, per “soccorrere” un compagno. Compattezza ed unione d’intenti, insomma, qualità che non avevamo ravvisato con tanta intensità e trasparenza, la stagione scorsa. Merito di Massimo Paci, in primis: ha ragione Sandro Federico quando asserisce che il mister ha toccato le corde giuste. Non resta, da adesso in poi, che preservarle. E poi la crescita di Santoro (un grazie a Tedino, perchè no?) e la sapienza calcistica di chi è andato a pescare in Serie D un difensore giovane ma già brillante protagonista, Diakite.
La negatività – Si apre un discorso ampio, a più interrogativi. Perchè erano in 308 sugli spalti rispetto ai potenziali 1.345 che potevano essere? La pioggia ed il primo freddo? Crediamo proprio di no. La diretta streaming della partita? C’è sempre stata. Le restrizioni? Valgono solo per i gruppi organizzati. E allora? Senza girarci troppo intorno, più di qualcosa si è rotto tra la società e la città del pallone. Può capitare, non è il primo dei casi e non sarà l’ultimo. Conta nulla ripercorrerne le tappe, mentre potrebbe fare la differenza, ovviamente in positivo, se la situazione la si ricomponesse o si provasse, almeno, a farlo. In fondo da una parte c’è ancora quella proprietà che era stata amatissima, e dall’altra quella stessa componente che ne rimase addirittura folgorata.
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