GIULIANOVA – Decine di famiglie di Giulianova, hanno perso il diritto di essere assegnatari ERP e quindi perderanno anche il proprio alloggio popolare. Le abitazioni in questione, all’epoca della Giunta Ruffini, sono state vendute dal Comune alla Società Giulianova Patrimonio con gli inquilini assegnatari delle case all’interno di esse. Un vero e proprio incubo per tante famiglie di inquilini assegnatari di alloggi popolari.

Un atteggiamento offensivo e che causa danni gravi ai soggetti coinvolti. La società, in persona del suo Legale Rappresentante p.t. Arch. Filippo Di Giambattista, stipula nel 2010 un contratto di locazione di 4 anni rinnovabile di altri 4 a libero mercato, conservando però il canone ERP. Di fatto, costituisce, una irregolarità alle norme sulla locazione introdotte dalla legge Finanziaria 2005, che prevedono controlli qualora il valore del canone tassabile risultasse inferiore al 10% del valore catastale. Nel frattempo, succede all’Arch. Filippo Di Giambattista l’Avv. Luca Ranalli, anche lui stipula un contratto di locazione transitorio nel 2017. Le procedure, ritenute dal SICET sono abusive, essendoci già un contratto stipulato con il Comune di Giulianova a tempo indeterminato nel 2004.

Nel contempo la Giulianova patrimonio si spinge anche oltre. Infatti, la società decide anche di ristrutturare gli immobili acquistati e metterli in vendita senza neanche riconoscere il diritto di prelazione agli inquilini. Esiste però un documento importante che autorizza la mobilità d’ufficio provvisoria disponendo: fino a completa ristrutturazione dell’unità abitativa gli inquilini rientreranno nel proprio alloggio.

Il Segretario del Sicet Cisl Antonio Di Berardo si è rivolto direttamente al Sindaco di Giulianova dott. Jvan Costantini, il quale ha fornito una risposta alquanto generica visto che l’amministrazione da lui presieduta non ha avuto ruolo attivo nell’operazione e quindi consiglia di rivolgersi direttamente alla Giulianova Patrimonio, premesso però che, il sottoscritto nell’aprile del 2019, ha inviato una lettera al Comune in questione e alla Giulianova Patrimonio, senza una risposta. Comunque, il Sindaco, doveva sapere che la Giulianova patrimonio era soggetta a direzione e coordinamento del Comune di Giulianova, ma lui si chiama fuori non avendo alcun potere per riconoscere il diritto a nuove assegnazioni di alloggi ERP.

Richiama alla mente cose già vissute, visto che situazione analoga è stata già proposta dalla ASL di Teramo nell’anno 2013. Nel caso del tempo, il diritto di prelazione veniva riconosciuto, però, a fronte di una richiesta economica sproporzionata di difficile accesso. All’epoca la ASL di Teramo chiedeva agli inquilini una somma di 125.000 euro e gli immobili acquistati in centro storico dovevano subire una ristrutturazione totale con costi altissimi. Così la ASL puntava a scoraggiare gli inquilini provenienti da alloggi popolari di detto Comune ma, per fortuna, non ci è mai riuscita.

Il SICET si batterà con forza anche a Giulianova affinché gli inquilini di Giulianova Patrimonio, ritornino ad essere assegnatari ERP . La morale finale è che sulla pelle di una fascia sociale debole e meno abbiente, come quella del caso di specie, si ritrova buttata fuori di casa (senza averne titolo). L’obiettivo è più che evidente. Con l’intera operazione si opera per poter far cassa e, conseguentemente, gestire tanti soldi pubblici che sono in gioco.