ALBA ADRIATICA – In riferimento a quanto apparso, in questi giorni, sia sui quotidiani che sui social network, l’Amministrazione Comunale di Alba Adriatica intende chiarire la questione sulla gestione delle spiagge libere.
Il percorso è stato condiviso con le associazioni di categoria ed i singoli operatori, che in quelle occasioni hanno anche dato suggerimenti sulla localizzazione dei lotti da mettere a bando. Tutto ciò ha avuto una duplice finalità, la prima è stata quella di tutelare la gestione delle spiagge libere rispettando i protocolli sanitari della normativa Covid e l’altra è stata quella di andare incontro alle esigenze di un economia locale compromessa dall’emergenza.

Insinuare nell’opinione pubblica, senza fornire elementi, il dubbio che l’Amministrazione Comunale non compia il proprio dovere omettendo controlli, questo sì che è fatto grave, soprattutto se ciò avviene attraverso una ricostruzione non corretta volta a generare fantasmi.
Alla gestione delle spiagge libere, non concesse gratuitamente come qualcuno cerca strumentalmente di far credere, ma affidate in concessione attraverso un bando ad evidenza pubblica, potevano accedere tutti i soggetti individuati dall’ordinanza Regionale e tale possibilità era prevista anche per le piccole e medie imprese, il bando infatti prevedeva criteri premiali per operatori che avessero partecipato in forma congiunta proprio al fine di tutelare le imprese di minor dimensioni.

Stupisce inoltre il fatto che si contesti all’Amministrazione di aver imposto ai richiedenti l’onere di assicurare la gestione, vigilanza e pulizia del rimanente tratto ad uso della collettività, onere giustamente previsto dall’ordinanza Regionale. Ed inoltre perché si omette di specificare che l’ulteriore contributo richiesto aveva natura residuale e valutabile solo in caso di parità di punteggio? Forse  qualche operatore pensava di ottenere il diritto temporaneo di ombreggio gratuitamente?

Ma veniamo al punto, andiamo come richiesto fino in fondo alla vicenda. Per quanto concerne  l’affermazione secondo la quale l’Amministrazione ha concesso ad Hotels chiusi tratti di spiaggia libera, vogliamo ricordare che il bando per l’affidamento delle spiagge libere si è chiuso a metà Giugno e in quel periodo nessuna struttura ricettiva era aperta ad Alba Adriatica, comprese quelle che hanno partecipato al bando e quelle che pur avendo partecipato successivamente ritiravano la propria istanza, poiché richiedevano l’installazione di servizi non previsti nell’avviso. Oggi a distanza di oltre un mese, qualche operatore turistico e qualche cittadino malizioso puntano il dito verso un procedimento pubblico reso partecipativo, chiaro e doveroso alla luce dell’ordinanza della Regione Abruzzo, senza forse sapere che il Responsabile del Procedimento, in totale autonomia, sta verificando il rispetto degli obblighi previsti nelle Convenzioni.

Questa Amministrazione ha sempre operato alla luce del sole, tutelando la collettività, specie in questo periodo di emergenza sanitaria che ancora non si è conclusa. Non permetteremo, dunque, a nessuno di mettere in dubbio la nostra integrità morale ed il nostro senso del dovere. Rispettiamo il diritto dei cittadini ad avere risposte nelle sedi opportune, rispettiamo il ruolo politico della minoranza consigliare, rispettiamo le critiche, ma non le falsità e le cose errate che vengono dette e scritte sui social e riferite alla carta stampata solo al fine di gettare ombre sull’operato di questa Amministrazione e creando divisioni tra una categoria di operatori già colpita duramente dall’emergenza sanitaria e dai fenomeni erosivi, categoria che l’Amministrazione ha voluto sostenere salvaguardando nel contempo la percentuale di spiaggia libera prevista per legge.

La Giunta Comunale