TERAMO – “Ho chiesto un biennale perché all’arrivo mi prospettarono un futuro a Teramo anche come componente lo staff tecnico. Non si è trattato di un problema economico, ma di una richiesta (contratto biennale – ndr) che, almeno da parte mia, suffragasse concretamente questa intesa, questa volontà. Evidentemente i programmi societari sono cambiati e ne prendo atto, senza polemica“.

A parlare è Matteo Tomei, l’ex portiere biancorosso che, in Supergol, in diretta Skype, si è finalmente potuto aprire al confronto, leale, serio, rispettoso del ruolo che ha ricoperto fino a ieri, in biancorosso.

Lascio Teramo con tanta amarezza, perchè in quest’ultimo mese, vivendo la città come mai avevo potuto prima, ho conosciuto gente splendida, fatta di tifosi veri che mi mancheranno. Mi spiace molto“.

E’ amareggiato Matteo Tomei, dalla sua Pordenone, ove è rientrato ieri. “Ho salutato i miei compagni il giorno precedente la loro partenza per Catanzaro, ma voglio farlo anche qui. Si sappia che nel nostro gruppo, una vera famiglia, non c’è mai stato un solo attrito. Ci tengo ad evidenziarlo“. In questo passaggio leggiamo il voler affermare con forza il ripristino di una verità, anche messa in dubbio da taluni in conseguenza, soprattutto, di un silenzio stampa incredibile, che ha concorso, inevitabilmente, a creare facili equivoci. “Non mi era mai capitato in carriera di dover star zitto per circa sei mesi…“.

Intanto il Teramo, i play-off, li ha lasciati: “Non ho avuto la forza di vedere la partita. Mi spiace, al pari del fatto che avrei voluto esserci, non esclusivamente da titolare; avevo dato la mia disponibilità anche per soli 21 giorni di contratto, ma mi hanno detto che non era proprio il caso…“. Matteo è sincero ed è in buona fede; inconsapevolmente apre le porte ad una verità totale, non parziale.

E’ vero che ha chiesto un biennale ma lo ha fatto in virtù di ciò che gli era stato prospettato: chiedeva un attestato di fiducia, insomma, che avrebbe strameritato, secondo noi. Si chiude così la sua breve parentesi teramana; peccato.

In bocca al lupo, portierone.