ROSETO DEGLI ABRUZZI –  “Una goccia nell’Oceano è il nome che abbiamo deciso di dare alla passione per il lavoro che abbiamo scelto  che oggi porta La Nuvola di Felidò, La Trottola, l’Isola dei Bimbi, Associazione Girotondo, coop Il Meglio di Te, coop I Girasoli, Associazione Maestro Cavallo e altre realtà della zona a dare voce ai nostri pensieri e ai nostri bambini.”
Così Federica Sfamurri giovane educatrice e titolare di una struttura per minori  rompe il silenzio che è calato dai primi di marzo sul mondo delle ludoteche, asili nido, centri per minori che a causa del lockdown hanno smesso bruscamente la propria attività e che oggi hanno scelto di sedersi intorno ad un tavolo virtuale per pianificare il prossimo futuro.
“I bambini, la categoria che ora appare per gli esperti un veicolo di Virus, hanno una mente, un cuore, un’anima e un’abitudine ,vivono in questa nuova realtà nella quale sono stati catapultati all’improvviso  e se pur inizialmente poteva sembrare piacevole per loro porta con sé dei risvolti psicologici da non sottovalutare”, prosegue Sfamurri riportando poi le tante domande che sono state  poste agli educatori e che risultano essere le stesse di molte famiglie: i bambini quando torneranno a scuola? Come sarà possibile questo ritorno alla normalità? La scuola può essere considerata un luogo sicuro al riparo dal virus? Sarà possibile godere della bella stagione e trascorrere le giornate in spiaggia? La socialità del bambino fatta di mascherine, guanti ed abbracci mancati in che modo può essere gestita al meglio? Genitori che lavorano e non hanno la possibilità di avvalersi di strutture private per l’accudimento dei piccoli, a chi potranno chiedere aiuto? Con quale serenità affideranno i propri figli a delle babysitter pur non avendo la completa tracciabilità di contatti e spostamenti?
“Al momento siamo sprovvisti di risposte ed attendiamo che qualcuno più competente di noi ci illustri quali percorsi seguire indicandoci gli strumenti più idonei e le tempistiche esatte per poter ripartire. Non è un momento semplice ed il nostro settore sembra essere stato dimenticato. Le Strutture private come noi lottano tutti i giorni per mantenersi in piedi .Siamo speranzosi verso il futuro e consapevoli che buona parte della nostra ripresa dipenderà anche dalla nostra energia, capacità di gestione e volontà. Ma non possiamo essere lasciati soli, anche noi necessitiamo d’aiuto, sovvenzioni e soprattutto di regole chiare e chiediamo alle istituzioni locali, partendo dal nostro comune, quale luogo in cui dispieghiamo la nostra attività, di esserci prossimi e allo stesso tempo rapidi nello sviluppare quelle che saranno le indicazioni generali”.
Queste ed altre sono le considerazioni emerse da un incontro informale tenutosi digitalmente appunto qualche giorno fa e che vuole essere solo l’inizio di una rinascita. “Confidiamo che il nostro appello non resti inascoltato perché le famiglie hanno avuto, hanno e avranno bisogno anche di noi.Mossi dalla passione che ci accomuna , spogliati mano a mano dalla pandemia e dalle  decisioni governative, tenendoci per mano senza competizioni, fazioni politiche o concorrenza. La goccia nell‘Oceano sta concretizzando tutte le idee e gli obiettivi di ogni esponente del gruppo creando un team di esperti nel settore per proporre idee progettuali che possano soddisfare le condizioni del momento e che già dalla prossima settimana potranno essere presentati presso il nostro Comune.

“Siamo solo una Goccia nell’Oceano, ma se non ci fosse quella goccia all’Oceano mancherebbe…” (Madre Teresa di Calcutta)