Violenza e discriminazioni nei luoghi di lavoro, a Teramo il sommerso resta enorme

L'allarme della Consigliera di Parità della Provincia: poche denunce per l'entità del fenomeno

2025-11-24T10:48:00+01:00 - La Redazione

Violenza e discriminazioni nei luoghi di lavoro, a Teramo il sommerso resta enorme

TERAMO - In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Consigliera di Parità della Provincia di Teramo, Monica Brandiferri, richiama l’attenzione sulle violenze e sulle discriminazioni che si consumano nei luoghi di lavoro, un fenomeno che colpisce lavoratrici e lavoratori, ma che riguarda in misura significativamente maggiore le donne.

Dal report annuale presentato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, a cui ogni Consigliera di Parità territoriale è tenuta per legge, emerge che nella provincia di Teramo, nel 2024, sono state formalmente raccolte solo due denunce da parte di donne relative a violenze o discriminazioni nei luoghi di lavoro. Un numero estremamente basso che non descrive l’entità del fenomeno, ma che al contrario conferma quanto esso rimanga profondamente sommerso. A rendere il quadro ancora più preoccupante è il fatto che anche queste due denunce, pur formalizzate, non hanno poi avuto seguito: le lavoratrici hanno scelto di fermarsi e non proseguire l’iter, segno evidente della paura, della solitudine e della mancanza di tutele percepite. È una sconfitta che riguarda tutti.

Molte altre donne, invece, scelgono di lasciare direttamente il lavoro senza denunciare, mentre altre continuano a subire in silenzio perché il lavoro rappresenta spesso l’unico sostegno economico per sé e per la propria famiglia.

La condizione occupazionale femminile nel territorio conferma una fragilità già strutturale: il tasso di occupazione femminile si ferma al 55,8% e, nell’ultimo anno, oltre 5.400 posti di lavoro sono andati persi, 4.700 dei quali riguardano donne (Fonte: Zonalocale.it, elaborazioni su dati ISTAT e Camera di Commercio – 14/11/2025). Una dinamica che aumenta vulnerabilità, precarietà e rischio di subire ricatti, pressioni o molestie.

“Nei luoghi di lavoro il benessere dovrebbe essere la regola, non un privilegio – sottolinea la Consigliera Brandiferri –. E invece proprio lì, dove dovremmo trovare dignità e stabilità, si consumano discriminazioni e violenze che restano invisibili. Il fatto che siano emerse solo due denunce è indicativo: la maggior parte delle donne non parla, non denuncia o lascia il lavoro in silenzio”.

La Consigliera ribadisce l’impegno costante del proprio Ufficio nel sostenere chi denuncia, ma anche nel dare voce a chi vive situazioni di discriminazione senza riuscire ancora a esporsi: “Nessuno dovrebbe trovarsi nella condizione di scegliere tra il proprio lavoro e la propria dignità. A Teramo, come ovunque, è tempo di rompere il silenzio”.