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VIDEO | Teramo, il nuovo comandante provinciale dei Carabinieri Col. Corradetti si presenta

Il colonnello Corradetti ha incontrato la stampa: "Particolare attenzione alle piazze e al contrasto del fenomeno dei furti"

17/09/2025 - La Redazione

TERAMO - Si è presentato alla stampa stamane il nuovo comandante provinciale dei Carabinieri di Teramo, il colonnello Massimo Corradetti. Il nuovo comandante si è detto già entusiasta del territorio, da tutti i punti di vista. Grande attenzione come il suo predecessore, ha detto il col. Corradetti, sarà messa nel controllo delle piazze, e nel contrasto al fenomeno dei furti. "I carabinieri saranno in prima linea per difendere il territorio e i cittadini - ha detto il comandante -. Lo strumento della prevenzione è importante. Saremo presenti e vicini ai cittadini. Non esistono problemi piccoli e grandi, e noi ci saremo sempre". 

 

BIOGRAFIA COLONNELLO CORRADETTI

Massimo Corradetti classe 75, nato a Verona, sposato,  laureato in Giurisprudenza a "La Sapienza" di Roma e in Scienze della Sicurezza esterna ed interna a "Tor Vergata" sempre a Roma,  consegue il master in "terrorismo, prevenzione della radicalizzazione eversiva, sicurezza e cybersecurity" all'università di Bari, ha frequentato l'Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri iniziando la propria esperienza investigativa in provincia di Palermo a  Cefalù nel 2002 dove è noto per l'operazione "Nibbio" del 2005 che ha disarticolato un gruppo dirigente di Cosa Nostra siciliana. Ha poi comandato le compagnia Carabinieri di Vico del Gargano (FG),  Brindisi e Noto (SR).
Selezionato per il ROS nel 2010  ed esperto di antiterrorismo conclude indagini contro la destra antagonista a Torino dove sventa un attentato con la pericolosa ricina nell'ambito dell'operazione "Testuggine" ed opera nel contrasto agli anarco-insurrezionalisti per poi  partecipare alle indagini che portarono ad individuare il responsabile del femminicidio di Elena Ceste ad Asti nel 2015.
Nel recente passato contribuisce all'indagine che ha portato ad individuare dopo 50 anni i tre terroristi delle brigate rosse responsabili dell'attentato alla "cascina spiotta" ad Alessandria in occasione della liberazione di Vallarino Gancia  nel 1975. Sempre a torino conduce l'indagine "Mido" che porta all'arresto di un terrorista jihadista appartenente ad una cellula dormiente nel 2016. Nel 2017 è distaccato ad Europol al tavolo joint liaison team istitutito dopo gli attentati di Parigi.
Trasferito al ros di bari nel 2022 si confronta nuovamente con la mafia garganica catturando i latitanti Marco Raduano e Gianluigi Troiano in Corsica e Spagna unitamente agli uomini della Crimor del Ros e contribuendo all'indagine Mari&Monti che ha colpito il pericoloso  clan dei Montanari.