17/09/2025 - La Redazione
L’AQUILA – È stato presentato questa mattina a L’Aquila lo studio nazionale “Livelli di tutela della Salute: le Performance Regionali – XIII edizione 2025”, elaborato dal C.R.E.A. Sanità, il Centro per la Ricerca economica applicata in Sanità promosso dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Secondo il rapporto, nonostante permanga un divario tra Nord e Sud, la ricerca evidenzia una progressiva riduzione delle disparità, con un miglioramento più marcato nelle regioni del Mezzogiorno. Tra queste, l’Abruzzo – subito dopo la Campania – ha registrato l’incremento più rilevante negli ultimi anni. La regione si colloca oggi nel gruppo intermedio (33–41%) e, soprattutto, rientra tra le nove regioni italiane che superano il test di resilienza e sostenibilità a medio termine, insieme a Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia-Romagna e Umbria.
In sostanza, dal passaggio sulla sostenibilità dei servizi sanitari emerge proprio che l’Abruzzo ha superato il test della resilienza insieme ad altre regioni ed ha registrato, come Emilia Romagna e Toscana, un miglioramento nel medio periodo. La nostra regione ha raggiunto un livello di performance intermedio, pari al 35% di quella massima, registrando un miglioramento di 8 punti percentuali nell’ultimo quinquennio: un risultato che pone l’Abruzzo al secondo posto in Italia per crescita, subito dopo la Campania.
Si tratta di uno studio sulle performance regionali, che analizza le opportunità di tutela della salute offerte ai cittadini nelle diverse regioni italiane. È condotto con il contributo di un panel di 107 stakeholder del Servizio sanitario nazionale e restituisce un quadro complesso ma incoraggiante: emerge infatti una correlazione positiva tra le performance dei servizi e il livello di soddisfazione degli utenti.
L’Abruzzo dunque, mostra margini di miglioramento soprattutto sul fronte dell’assistenza territoriale, dell’equità di accesso e dell’integrazione socio-sanitaria, mentre consolida la propria posizione nella capacità di garantire continuità e sostenibilità.
Un elemento significativo è rappresentato dall’esperienza dei cittadini: in Abruzzo il livello medio di soddisfazione nei confronti del Servizio sanitario regionale si attesta a 6,4 su una scala da 0 a 10, in linea con la media nazionale, confermando la tenuta complessiva del sistema. In particolare, lo studio evidenzia una correlazione molto forte tra performance e soddisfazione per l’assistenza ospedaliera (0,79) e ambulatoriale (0,80), mentre risulta più contenuta per l’area sociale e la non autosufficienza (0,55). Significativo anche il dato sulla qualità della vita, pari a 0,918 su 1, il più alto tra tutte le Regioni del Centro e del Sud. Sul fronte sociale, si registrano valori superiori alla media nazionale e in crescita nel medio periodo, con un impegno crescente per il sostegno agli anziani e alle persone più fragili. Restano alcune aree di miglioramento – in particolare la prevenzione e la riduzione delle disuguaglianze economiche – ma la tendenza è positiva e testimonia un percorso di crescita costante.
“L’Abruzzo viene riconosciuto tra le Regioni resilienti e sostenibili – ha dichiarato il presidente Marco Marsilio – e questo è un risultato che premia gli sforzi compiuti negli ultimi anni e conferma la bontà delle scelte compiute. Abbiamo costruito basi solide per affrontare le sfide future, dal potenziamento dei servizi territoriali previsti dal PNRR e dal DM n.77 alla digitalizzazione, fino al rafforzamento dell’assistenza domiciliare e della presa in carico dei più fragili. È significativo che i cittadini esprimano un livello di soddisfazione in linea con la media nazionale: un riconoscimento al lavoro quotidiano svolto da medici, operatori e personale sanitario. Proprio oggi a Roma partecipo alle riunioni della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni per difendere con convinzione le ragioni dell’Abruzzo. Intendo portare avanti la nostra proposta di equità nel riparto del Fondo Sanitario Nazionale: chiediamo che nei criteri vengano considerati anche la distribuzione della popolazione e la complessità del territorio, perché garantire assistenza in aree interne e montane comporta costi maggiori. Il quadro che emerge – conclude Marsilio – è quello di una Regione che migliora le proprie performance, affronta con serietà le criticità e guarda con fiducia al futuro della sanità e del welfare abruzzese”.
Anche l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì ha commentato il rapporto C.R.E.A. Sanità sulle performance regionali, sottolineando come l’Abruzzo sia salita nelle posizioni più alte a livello nazionale, quando in passato si trovava in fondo. “È un risultato importante – ha spiegato l'assessore - che testimonia il lavoro svolto per garantire la cura e l’attenzione al paziente, puntando su una sanità di prossimità, con una forte integrazione tra ospedale e territorio. Nel nostro progetto politico c’era l’obiettivo di una sanità equa, e lo abbiamo dimostrato con la rete ospedaliera, la rete territoriale, le farmacie di prossimità e i servizi mobili nei comuni più isolati”.
Verì ha evidenziato anche i progressi sul fronte delle liste d’attesa, in particolare per le urgenze e per le prestazioni brevi, nonché il miglioramento nell’occupazione dei posti letto. “In sanità non bisogna mai fermarsi – ha concluso –. Restano sfide da affrontare, soprattutto sul piano delle risorse: chiediamo al Ministero una ripartizione più equa dei fondi, e il Presidente Marsilio è impegnato quotidianamente su questo fronte”. (REGFLASH)
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