VIDEO | "Pacchetto Abruzzo" nel bilancio statale, le proposte del Pd
Pepe e Fina spiegano le misure e le iniziative per la regione da inserire nella manovra finanziaria nazionale
2025-11-20T12:48:00+01:00 - La Redazione
L'AQUILA - Il Partito Democratico con la segreteria regionale, il gruppo consiliare e i parlamentari abruzzesi, presenta il “Pacchetto Abruzzo”, un insieme organico di emendamenti alla Legge nazionale di Bilancio 2026 volti a contrastare la marginalizzazione della regione e a offrire strumenti immediatamente attuabili per la crescita, la sicurezza e la qualità dei servizi. I 16 emendamenti raccolgono proposte concrete su ricostruzione, aree interne, infrastrutture, tutela ambientale, competitività delle imprese, mobilità, agricoltura e sicurezza del territorio da inserire nella finanziaria nazionale. Si tratta di misure pienamente compatibili con i vincoli di bilancio, un investimento strategico per la sicurezza, l’equità e la crescita della regione. Oggi la presentazione da parte del senatore Michele Fina, del segretario regionale Daniele Marinelli, dei consiglieri del gruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci, Dino Pepe, Pierpaolo Pietrucci, il segretario GD Saverio Gileno, il segretario provinciale Stefano Albano, il coordinatore delle iniziative politiche della segretaria Francesco Piacente e Anna Paolini dell’organizzazione.
“La fine dell’anno è tempo di bilanci, e mentre il Consiglio regionale discute il bilancio 2026, noi abbiamo voluto intrecciare questo lavoro con una visione nazionale perché la nostra regione è mancata nei bilanci nazionali – afferma il senatore Michele Fina - : l’Abruzzo è parte dell’Italia e troppe questioni strategiche della nostra regione continuano a non trovare voce a Roma. Per questo nasce il Pacchetto Abruzzo: un insieme di priorità che chiediamo siano inserite nella manovra nazionale, perché la maggioranza non può limitarsi a chiedere voti, deve restituire impegno e risultati. Le nostre proposte affrontano temi che la destra continua a ignorare: la ricostruzione, con l’inaccettabile disparità tra i crateri 2009 e 2016; il riconoscimento richiesto dai familiari delle vittime; una strategia nazionale per le aree interne efficace e seria; il rilancio delle infrastrutture, le grandi assenti dei governi Meloni e Marsilio; la salvaguardia dei tribunali, su cui la maggioranza continua a fare propaganda senza portare la proposta di legge che li salva in discussione in commissione. Siamo una regione manifatturiera e del lavoro, colpita da una crisi crescente e con un automotive ferito a causa della mancanza di politiche industriali, come dimostrano la crescita della cassa integrazione, la mancanza di turnover, l’aumento del lavoro povero. L’Abruzzo merita risposte e investimenti: gli emendamenti sono firmati da me, ma chiunque voglia sostenerli avrà il mio voto. L’importante è che entrino in manovra, perché l’Abruzzo non resti indietro”.
“L’Abruzzo non ha goduto affatto della filiera amica Marsilio Meloni, altrimenti non saremmo costretti a presentare un pacchetto per migliorare una manovra che si dimostra totalmente miope nei confronti di tante priorità che riguardano l'Abruzzo – commenta il segretario regionale Daniele Marinelli - . La Legge di Bilancio nazionale rischia di aggravare ulteriormente una situazione già critica, senza bussole territoriali e per questo il Partito Democratico ha scelto di presentare un pacchetto di proposte serio, realizzabile e pensato per i bisogni reali del territorio. Chiediamo al Governo e al centrodestra abruzzese di assumersi le proprie responsabilità e di approvare questi interventi essenziali, anche facendoli propri per dare finalmente alla comunità le attenzioni che l'Abruzzo merita".
“Questi emendamenti sono una lettura alternativa della regione, un programma di governo possibile su cui misurarsi aggiunge il capogruppo PD Silvio Paolucci - . Chiediamo un confronto vero in Consiglio, a partire dal grande deficit che la giunta ha prodotto e che porterà tagli e aumenti anche nel 2026. Regione e governo nazionale hanno generato questo squilibrio, senza mettere un solo euro sulle vere priorità. Sulle aree interne la destra ha fallito: ha approvato leggi senza coperture e non ha realizzato nessuna infrastruttura. Non c’è una sola opera strategica finanziata dal duo Meloni–Marsilio. Le politiche industriali mancano, e si confondono crisi strutturali e congiunturali. In agricoltura siamo l’unica regione d’Italia senza un euro dal PNRR per il sistema irriguo, perché la Giunta ha presentato zero progetti. Noi siamo pronti a sostenere chi porterà le istanze nella finanziaria nazionale e lo faremo anche in Consiglio regionale”.
"Gli emendamenti affrontano singole necessità per la nostra regione e provano a dare risposte a richieste provenienti dal territorio – così Francesco Piacente della segreteria regionale - . Ma ancora di più provano a restituire una " idea di Abruzzo" attenta al lavoro, al sociale, alle esigenze delle aree interne e delle infrastrutture, oltre alle generali misure sulla sanità. Una idea della nostra regione come forza di Governo che vuole proporre un'alternativa concreta per la Regione e per il Paese"
“La destra considera le aree interne territori fragili, quasi marginali e continua a privarle dei servizi essenziali – conclude Stefano Albano, segretario PD L’Aquila - . Il Pacchetto Abruzzo ribalta questa visione miope: porta le loro esigenze direttamente a Roma e le inserisce in una strategia nazionale fatta di misure concrete. Sul cratere e sul fondo per i familiari delle vittime servono giustizia ed equità, e ad oggi la nostra proposta è l’unica iniziativa reale che interviene su queste gravi ingiustizie”.
“Il pacchetto di emendamenti si inserisce in un lavoro comune con tutte le opposizioni- dice Saverio Gileno dei Giovani Democratici - : investimenti sul futuro e sui giovani: sostegno al settore automotive, fondo TPL per le aree interne, insieme ai 16 emendamenti di tutta l’opposizione, tra i quali, startTax per i giovani, stabilizzazione precari della giustizia e aumento del FFO per le università. Cose di cui il centrodestra non si occupa”. Le proposte nel dettaglio per argomento
A. Ricostruzione e crateri sismici: è indispensabile accelerare la ricostruzione, sostenere famiglie e imprese, rendere competitivo il tessuto economico. Per farlo servono misure come:
- proroga del Superbonus 110 per aree 2009 e 2016–17;
- zona franca urbana nei comuni colpiti;
- Fondo per i familiari delle vittime del sisma.
B. Aree interne e servizi essenziali: contrastare lo spopolamento e migliorare il
- livello dei servizi non è possibile solo a parole, si deve agire con:
- assunzioni nei Comuni periferici (Fondo da 20 mln/anno);
- incentivi per medici e operatori socio-sanitari che operano nei comuni più isolati;
- credito d’imposta fino a 50 mln/anno per sostenere il lavoro agile e decentralizzato;
- agevolazioni fiscali e contributive per le imprese che aprono o restano nelle aree interne;
- fondo TPL per 100 mln/anno e fondo mobilità sostenibile per aree a domanda debole.
C. Infrastrutture e mobilità: è urgente e improrogabile colmare il ritardo infrastrutturale dell’Abruzzo, per garantire sicurezza e collegamenti efficienti. Ecco la proposta:
- 600 milioni per ferrovia Avezzano–Roma;
- 150 milioni (2026) + 90 milioni (2027) per sicurezza A24–A25;
- 50 milioni annui (2026–2027) per il potenziamento della Salaria.
D. Ambiente ed energia: sostenere la transizione energetica è strategia seria e attuale, bisogna agire per e ridurre criticità ambientali. Gli strumenti per aprire un percorso valido:
- Fondo per CER nei comuni < 5.000 abitanti;
- Corridoi faunistici;
- 1 milione/anno per la lotta al randagismo.
E. Sviluppo industriale e innovazione: agganciare l’Abruzzo alle strategie europee sui microchip e difendere i siti produttivi esistenti. Si può dedicando le risorse:
- Fondo semiconduttori: 500 mln nel 2026, 1 mld negli anni successivi (fondamentale per il futuro di L-Foundry e del settore chip in Abruzzo)
F. Agricoltura e difesa del territorio: per prevenire alluvioni, aumentare la disponibilità idrica e rafforzare la resilienza agricola, serve:
- Fondo sicurezza idraulica e invasi: 1 miliardo per ciascuno degli anni 2026–2028
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