VIDEO | Ex inceneritore di Carapollo, via alla demolizione e bonifica dell'area

TERAMO - "Un'operazione che finalmente, dopo 40 anni, consente di rimuovere un ecomostro". Ha esordito così questa mattina in conferenza stampa, il sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto, riferendosi all’ex inceneritore di Carapollo su cui c'è un progetto, con copertura finanziaria, di demolizione e rimozione con relativa bonifica dell'area il cui iter è stato avviato anni fa.

Il progetto, approvato ieri in Giunta, è propedeutico all’affidamento dei lavori che sarà effettuato entro il prossimo dicembre. L'Agir (Autorità gestione integrata rifiuti urbani) è la stazione appaltante e il cronoprogramma prevede circa 6 mesi per l'esecuzione. 

La rimozione dell’ex inceneritore e la bonifica del sito sono il primo step del progetto di realizzazione del biodigestore, il  nuovo impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani, che sorgerà sempre in contrada Carapollo e finanziato con fondi PNRR per un importo complessivo di circa 30 milioni di euro.

Si avvia così una fase fondamentale rispetto, anche e soprattutto, alla salvaguardia ambientale e alla salute dei cittadini. Dismesso nel 1987, infatti, l'inceneritore rappresenta ancora oggi un alto rischio ecologico per la città. "La posta in gioco è altissima - ha detto D'Alberto - ed è la rimozione di un rischio sanitario e ambientale per la tutela dei cittadini teramani di oggi e di domani".

Con D'Alberto, in conferenza stampa, anche l'assessore competente Graziano Ciapanna, il presidente della TeAm Sergio Saccomandi, titolare dell'iter con il Comune di Teramo e l'ingegnere esperto nella materia specifica (all'Università dell'Aquila insegna "Rifiuti Solidi e Bonifica dei Siti Contaminati") Luca Taglieri che si è occupato di studiare l'area e l'operazione da effettuare.

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