VIDEO e FOTO | SLA e tumore ovarico: Marco Di Antonio torna all'Alessandrini
Il ricercatore dell’Imperial College di Londra ha illustrato agli studenti di chimica le sue recenti scoperte scientifiche
2025-09-23T11:27:00+00:00 - La Redazione

TERAMO – È tornato tra i banchi dell’istituto dove ha mosso i primi passi da studente di chimica il ricercatore Marco Di Antonio, oggi Professore Associato al Dipartimento di Chimica dell’Imperial College di Londra, una delle Università scientifiche più prestigiose al mondo. Questa mattina, nell’auditorium dell’I.I.S. “Alessandrini” di Teramo, ha incontrato gli studenti e le studentesse dell’indirizzo Chimica, raccontando il suo percorso accademico e, soprattutto, illustrando le sue più recenti e promettenti scoperte nel campo della biologia molecolare.
Pazienti affetti da tumore ovarico - Durante l’incontro, il ricercatore ha spiegato come il suo gruppo stia studiando i G-quadruplex, particolari strutture del DNA a quattro filamenti che si formano in specifiche sequenze genetiche. Secondo quanto emerso dal lavoro pubblicato sulla rivista scientifica Genome Biology, queste strutture tendono ad accumularsi nelle cellule tumorali che hanno sviluppato resistenza alla chemioterapia, contribuendo all’attivazione di geni in grado di proteggere il tumore dall’effetto dei farmaci.
L’articolo scientifico, pubblicato sulla prestigiosa rivista Genome Biology, è disponibile in lingua inglese al seguente link: https://rdcu.be/ev3Az
La scoperta ha una forte rilevanza clinica: il gruppo di ricerca ha infatti dimostrato che utilizzando molecole capaci di interferire con i G-quadruplex, è possibile ripristinare l’efficacia della terapia in cellule prelevate da pazienti resistenti. Un risultato che apre la strada allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per contrastare la perdita di efficacia dei farmaci nei trattamenti oncologici.
Non solo oncologia: nuove ipotesi sulla SLA - Oltre agli studi sulla resistenza ai farmaci, il gruppo di ricerca del Prof. Di Antonio sta portando avanti anche indagini sulle possibili cause molecolari della SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica). In particolare, l’attenzione è rivolta ancora una volta alle strutture di acidi nucleici: stavolta non si tratta di proteine, come si è creduto finora, ma di strutture di RNA a quadrupla elica (note anch’esse come G-quadruplex) che potrebbero contribuire alla formazione degli aggregati neurotossici tipici della malattia.
Questa nuova ipotesi potrebbe cambiare radicalmente la comprensione della SLA e suggerire nuove direzioni terapeutiche anche per malattie neurodegenerative oggi ancora prive di una cura.
Un ritorno alle origini - Marco Di Antonio, originario di Teramo, si è diplomato proprio all’Istituto “Alessandrini” nell’indirizzo Chimica. Dopo il diploma, ha proseguito gli studi universitari a Pavia, dove ha conseguito la laurea magistrale, e successivamente a Padova per il Dottorato di Ricerca. La svolta internazionale è arrivata con un post-dottorato all’Università di Cambridge, prima di fondare nel 2018 il proprio gruppo di ricerca all’Imperial College di Londra, che oggi guida come Professore Associato.
Il suo intervento è stato accolto con grande interesse da parte degli studenti, che hanno potuto conoscere non solo il valore della sua attività scientifica, ma anche il significato di un percorso costruito con determinazione, partendo da una realtà locale per raggiungere i più alti livelli della ricerca internazionale.
Un messaggio di ispirazione per i giovani - L’evento è stato anche l’occasione per ribadire l’importanza della ricerca scientifica, del metodo sperimentale e della curiosità intellettuale, qualità che ha iniziato a coltivare proprio tra le aule e i laboratori dell’Alessandrini.
Per la comunità scolastica è stato un momento di grande orgoglio: l’incontro ha rappresentato un ponte tra scuola e ricerca d’eccellenza, un’occasione concreta per mostrare agli studenti che il sapere tecnico e scientifico acquisito in classe può davvero diventare la base per contribuire al progresso della medicina, della scienza e della società. - Fabio Chiodi -
ASCOLTA IL PROF. MARCO DI ANTONIO
VIDEO DELL'INCONTRO