VIDEO e FOTO | Bilancio regionale, tasse e tagli che umiliano territori e comunità
Paolucci (PD): "La Meloni commissaria l'Abruzzo"
2025-12-29T11:13:00+01:00 - La Redazione
Alla vigilia della discussione in Consiglio regionale sulla legge di bilancio, il Partito Democratico Abruzzo, insieme al segretario regionale Daniele Marinelli, i consiglieri regionali del Gruppo PD Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Di Marco, Pierpaolo Pietrucci, Antonio Blasioni, Sandro Mariani, il senatore Michele Fina e i Giovani Democratici, ha analizzato il documento finanziario presentato dalla Giunta Marsilio, definendolo senza mezzi termini il peggior bilancio regionale degli ultimi anni.
“Prima ancora di entrare nel merito degli emendamenti – dichiarano i dem abruzzesi nella conferenza convocata a L’Aquila prima del Consiglio - è doveroso dire con chiarezza che questo bilancio non ascolta le persone: le colpisce. Più tasse per cittadine e cittadini, meno servizi per lavoratrici e lavoratori, giovani e famiglie. Noi scegliamo un’altra strada: comunità, diritti, futuro. Dalla parte delle abruzzesi e degli abruzzesi”.
Il contesto storico
“Negli ultimi anni l’Abruzzo è diventato una regione sempre più fragile sul piano sociale, economico e demografico: dietro l’assenza di una visione di sviluppo ci sono numeri che raccontano meglio di qualsiasi slogan la realtà del territorio, una regione che perde giovani, lavoro e imprese mentre aumentano disuguaglianze, tasse e precarietà, con una sanità in forte difficoltà e un futuro sempre più incerto – rilevano gli esponenti PD -. Questi sono i numeri dell’Abruzzo degli ultimi anni: 10.000 giovani emigrati negli ultimi 2 anni; +170% di ore di Cassa Integrazione nel 2025; il 40% delle famiglie delle aree interne vive in povertà; +7% di immigrati residenti nel 2025; 130 milioni di euro di deficit nella sanità regionale; tra il 2026 e il 2028 tasse regionali in aumento; L’Aquila al primo posto nazionale per pressione fiscale locale, con la Tari più alta d’Abruzzo; tasso di natalità tra i più bassi d’Italia; in Abruzzo hanno chiuso 10.000 imprese artigiane negli ultimi 10 anni, circa 1.000 l’anno, pari al 27% del totale delle imprese artigiane scomparse”.
Il commissariamento da parte del Governo
“Per coprire una voragine da circa 170 milioni di euro di debito sanitario la maggioranza aumenta le tasse per 40 milioni, taglia servizi per 130 milioni e, dopo oltre vent’anni, torna a fare nuovo debito per 33 milioni l’anno. Oggi discutiamo di numeri che non sono freddi dati contabili, ma scelte politiche che pesano sulla vita delle persone e sul futuro dell’Abruzzo. Parliamo di oltre 100 milioni di euro di disavanzo del bilancio sanitario regionale, in un sistema in cui la sanità assorbe l’80 per cento dell’intero bilancio della Regione. Un dato che, da solo, spiega quanto ogni errore, ogni rinvio e ogni scelta sbagliata ricada su tutti gli altri settori. Con l’emendamento definito 'Salva-Abruzzo', di fatto il Governo nazionale commissaria l’Abruzzo, perché prevede di prolungare il piano di rientro sanitario fino al 2028, inchiodando la Regione a una gestione sotto tutela. Entro il 31 gennaio la Giunta dovrà presentare allo Stato un piano operativo che non è mai stato approvato in questi anni e, una volta ricevute le prescrizioni dei ministeri, avrà appena 10 giorni per recepirle, azzerando di fatto qualsiasi autonomia nella programmazione. Il risultato è chiaro: per tre anni tutte le risorse aggiuntive della Regione resteranno bloccate sulla sanità, impedendo investimenti su lavoro, trasporti, sociale, sviluppo e territori. E tutto questo senza un vero sostegno da parte del Governo nazionale: dal Fondo sanitario, nel 2024, sono arrivati appena 6 milioni di euro, una cifra del tutto insufficiente rispetto alle necessità. A rendere il quadro ancora più grave è la distanza tra la propaganda e la realtà. La Giunta aveva parlato di un disavanzo sanitario “al massimo” di 20 milioni di euro, ma oggi scopriamo che il buco reale è sei volte tanto”.
Tagli e tasse per gli abruzzesi.
Si confermano aumenti della pressione fiscale, tagli lineari e scelte che colpiscono sanità, trasporti, sociale e cultura, mentre restano senza risposte lo spopolamento delle aree interne, il lavoro, il diritto alla mobilità e alla cura. Tagliato di 25 milioni il salario accessorio dei lavoratori della sanità. Anche i dipendenti del Consiglio regionale saranno colpiti dai tagli imposti dalla Giunta per sanare i disavanzi delle Asl. Il bilancio del Consiglio regionale, infatti, subirà un taglio di 1.400.000 euro sulle spese correnti e 1.800.000 euro per le spese di investimento. Zero Risorse: per la legge regionale n. 28/2023, che garantisce rimborsi ai pazienti oncologici che si curano fuori regione. Grandi tagli ai servizi regionali: lavoro e formazione –13 milioni, disabilità –7 milioni, sport, tempo libero e politiche giovanili –7 milioni, cultura –4,5 milioni, istruzione –5 milioni. Sopravvivono solo eventi simbolo della Giunta (Notte dei Serpenti e Festival Dannunziano 950 mila euro) e Napoli Calcio oltre 1 milione, eventi “amici”. Dal 1° gennaio nuove addizionali Irpef 40 milioni, che annullano i benefici fiscali per i redditi medio-bassi. Le vecchie addizionali per la sanità (oltre 110 milioni l’anno) non sono state eliminate e sono state aumentate; l’aumento Irpef persiste anche per 2027 e 2028. Uso inefficiente delle risorse straordinarie: fondi europei 1 miliardo e FSC 1,2 miliardi, ma spesi solo 5% e 1%, rallentando sviluppo e aumentando disuguaglianze.
Le nostre proposte
“I nostri consiglieri, insieme al Patto per l’Abruzzo, porteranno proposte concrete per correggere le storture di questo bilancio, rimettere al centro le persone e i territori e contrastare una linea politica che penalizza sistematicamente l’Abruzzo. Le proposte prevedono il rifinanziamento di misure a sostegno dell’agricoltura, della pesca e della zootecnia, comprese le indennità per i danni da fauna selvatica, il Fondo unico della pesca, gli interventi per le imprese agricole colpite da eventi climatici estremi e la consulenza tecnica nel settore primario. Sono inoltre previste risorse per l’occupazione giovanile e l’artigianato, attraverso il rilancio della misura 'Bottega Scuola', e per il contrasto allo spopolamento dei piccoli comuni montani. Gli emendamenti intervengono anche sul piano sociale, con il sostegno alle famiglie con gravi patologie oncologiche o trapianti, ai caregiver familiari, ai nuclei in morosità incolpevole, nonché con l’istituzione di un Fondo regionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Particolare attenzione è rivolta alla sicurezza e alla qualità dei territori, con un Fondo per la viabilità comunale, risorse per la polizia locale, per la rete escursionistica REASTA, per la cultura (Fondo unico regionale) e per lo sport e l’impiantistica sportiva. Un insieme di emendamenti che punta a rendere il Bilancio regionale più equo, inclusivo e orientato allo sviluppo, rimettendo al centro comunità, lavoro e diritti. Proposte concrete per correggere un bilancio che penalizza persone e territori, rimettendo al centro Comuni, sanità e sviluppo. Chiediamo più risorse e criteri trasparenti per i Comuni, interventi urgenti sulla sanità, il ritorno del Biglietto Unico Regionale a 1,40 euro e misure forti a sostegno di agricoltura, pesca e artigianato. Investiamo in sport di base, turismo sostenibile, cultura diffusa e politiche sociali, rafforzando protezione civile, edilizia pubblica e contrasto allo spopolamento. Puntiamo su comunità energetiche rinnovabili e tutela dei diritti, perché l’Abruzzo ha bisogno di una politica di sviluppo, non di tagli”.
Non è un bilancio per giovani
Non è un bilancio per giovani affermano Pia Finoli ed Emanuele Castigliego, rispettivamente vicesegretaria e responsabile lavoro ed economia regionali dei giovani democratici. Ecco le proposte di emendamenti che riguardano le giovani generazioni redatte con i Giovani Democratici dopo il loro incontro con le parti sociali under 35 della nostra regione. Proponiamo una detassazione dell’addizionale regionale IRPEF per i giovani residenti in Abruzzo, per favorire l’occupazione stabile, sostenere l’autoimprenditorialità e contrastare la fuga dei talenti. In particolare, prevediamo l’esenzione totale per i primi due anni dall’assunzione a tempo indeterminato per i lavoratori under 35 con redditi medio-bassi e una detrazione annuale per giovani professionisti e titolari di partita IVA fino a un tetto massimo. Una misura attuabile con legge regionale, già adottata in altre Regioni, pensata per rafforzare il ricambio generazionale e rendere l’Abruzzo più attrattivo per lavoro e competenze.
Un documento “sbagliato”, senza visione
“Questo bilancio – concludono i Dem – non è solo insufficiente: è sbagliato. E conferma che dopo anni di governo del centrodestra l’Abruzzo è più fragile, più tassato e meno tutelato. Noi continueremo a batterci perché la Regione torni ad avere una visione, una direzione e una politica all’altezza delle aspettative degli abruzzesi e delle abruzzesi”.
ASCOLTA SILVIO PAOLUCCI