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Via al nuovo anno scolastico, il saluto del sindaco di Teramo agli studenti

11/09/2025 - La Redazione

TERAMO - “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”.
Care ragazze, cari ragazzi, oggi, in occasione della riapertura delle scuole, voglio consegnarvi il mio saluto con una frase di Malala Yousafzai.
Malala aveva solo 11 anni quando ha iniziato a battersi per difendere il diritto della ragazze all’istruzione in un paese, il Pakistan, dove ancora oggi alla donne viene negato il diritto di andare a scuola.
Quello stesso diritto che in questo nostro tempo, viene portato via a milioni di bambini, dal Sudan a Gaza. Per questo, nell’affrontare questo nuovo anno scolastico, abbiamo tutti il dovere di riflettere sul significato e sulla bellezza della scuola, dove insieme ai vostri insegnanti e a tutto il personale imparerete ad essere comunità, a sostenervi l’un l’altro, ad aprirvi al confronto e alla Vita.
Perché la scuola stessa è Vita: Vita che si forma, che cresce, che si dona, Vita che si scopre e genera altra Vita.

Quella scuola che è Vita anche a Gaza, come in tutti i territori di guerra, dove, nonostante le bombe e gli edifici distrutti, per molti vostri coetanei è l’unica speranza a cui aggrapparsi per resistere alla morte, all’odio, al silenzio, all’indifferenza.
Quella scuola che per milioni di bambine e bambini è rappresentata spesso solo da una tenda improvvisata, dove gli insegnanti cercano di strappargli un sorriso rubandolo al rumore delle armi; quella scuola che è il simbolo dell’estrema resilienza e della capacità dei bambini di sopravvivere in un mondo che li costringe ad ogni tipo di fame e che gli nega presente e futuro; quella scuola che è strettamente legata al diritto e al dovere, di ciascuno, alla felicità.

Felicità che può essere garantita esclusivamente attraverso l’istruzione, unico strumento che consente ad ogni essere umano di diventare un adulto consapevole delle proprie potenzialità, dei propri diritti, dell’importanza di ciascuno nella costruzione di un mondo migliore.
La scuola, ragazze e ragazzi, è Pace. È quel luogo dove attraverso il confronto e le esperienze condivise, si impara a rispettare l’altro, ad abbattere ogni barriera.
La scuola è il primo, vero, puro luogo di accoglienza e di integrazione, lo spazio in cui si urla tutti insieme il ripudio di ogni forma di guerra.

La scuola, care studentesse e cari studenti, è speranza anche nei momenti in cui intorno a noi c’è solo distruzione; è ricostruzione dalle macerie fisiche, sociali e culturali, come lo fu nell’Italia devastata dalla guerra, dove rappresentò un’occasione di riscatto, di rinascita, di formazione di una nuova coscienza civica.
Quella scuola “pubblica” il cui ruolo è riconosciuto nella nostra Costituzione, che sancisce il diritto all’istruzione di tutti i cittadini, e che rappresenta il principale strumento di costruzione della democrazia.
Per questo, nell’augurare un buon anno scolastico a tutti voi, non posso che invitarvi a vivere questo percorso con la consapevolezza che la scuola, oggi più che mai, è un baluardo di libertà, uguaglianza, Pace, felicità, vita vera e piena.
Ragazze, ragazzi, abbiamo la fortuna di poter andare a scuola. Proteggiamola questa fortuna, che deve farci sentire ogni giorno il dovere, oltre che il diritto, di essere felici. E da questa fortuna, da questa felicità, troviamo la forza di rivendicare questo stesso diritto per tutti.
Vi voglio bene.

Il vostro Sindaco Gianguido