Urban Nature 2025, torna l'evento WWF per scoprire la natura in città
Tanti eventi in Abruzzo, a Teramo coinvolti l'IC "Savini-San Giuseppe-San Giorgio" e la Villa Comunale
2025-10-01T13:08:00+02:00 - La Redazione

TERAMO - Dal 3 al 5 ottobre torna Urban Nature: il festival WWF dedicato alla natura in città, giunto alla nona edizione. Oltre 100 appuntamenti in tutte le regioni italiane per riscoprire il valore della biodiversità urbana che rende le città più vivibili e sicure per tutti e promuovere soluzioni concrete contro gli effetti della crisi climatica. Si parla proprio di questo nel nuovo report “Adattamento alla crisi climatica in ambito urbano: ripensare le città come sistemi viventi di natura e persone”, realizzato in occasione di Urban Nature. Dalle città parco all’incontro tra le persone, l’adattamento alla crisi climatica va trasformato in un’occasione di nuova relazione tra natura, persone e sistemi urbani. Il WWF Italia chiede una forte capacità di visione da parte di istituzioni e aggregazioni sociali e culturali, ma anche l’attivazione dei cittadini, che potranno unirsi a tante iniziative e scoprire decine di orti botanici e giardini di ville storiche. Saranno numerose le iniziative dedicate a Urban Nature in tutte le regioni italiane, con l’evento centrale, domenica 5 ottobre, presso l’Orto Botanico di Roma e la mostra fotografica “Il Panda siamo noi”.
Gli eventi in Abruzzo:
Teramo, 3 ottobre - Attività e laboratori didattici con i giovani studenti nell'Aula Natura realizzata dal WWF presso l’Istituto Comprensivo Savini San Giuseppe San Giorgio di Teramo.
L’Aquila, 4 ottobre – Al Parco del Castello i partecipanti andranno alla scoperta della biodiversità urbana tra uccelli, pipistrelli, insetti e alberi monumentali, con il WWF Abruzzo montano e il Reparto Carabinieri Biodiversità e in collaborazione con le associazioni Pro Natura e Aquilasmus.
Pescasseroli, 4 ottobre - Ci saranno tantissimi laboratori e una passeggiata di interpretazione della natura bio-ispirata nel contesto urbano da una prospettiva biomimetica, armonia e coesistenza per contrastare gli effetti del cambiamento climatico; in collaborazione con Reparto Biodiversità Carabinieri Forestali di Castel di Sangro, Reparto Parco Pescasseroli e Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
Chieti, 4 e 5 ottobre - Due pomeriggi con il WWF Chieti-Pescara alla ricerca della biodiversità urbana dal Museo all’ex Villa Nolli nel prezioso parco del Seminario Regionale Pio X per l’occasione eccezionalmente aperto, in collaborazione con il Museo Universitario di Chieti, il Nucleo Carabinieri CITES di Pescara, il Reparto Biodiversità Carabinieri Forestale di Pescara e il Seminario Regionale Pontificio “S. Pio X”
Avezzano 4 e 5 ottobre - Il Reparto Biodiversità Carabinieri Forestali di Castel di Sangro (nucleo Magliano dei Marsi) e l’Oasi WWF Gole del Sagittario saranno presenti in Piazza Torlonia con laboratori ed esperienze di educazione ed interpretazione ambientale dedicati alla relazione “uomo-animale selvatico”.
Teramo, 5 ottobre – Visita guidata del WWF Teramo alla storica Villa Comunale, con attività pensate anche per i più piccoli.
Lanciano, 5 ottobre – Nel quartiere S. Rita, il WWF Zona frentana e Costa teatina organizzerà caccia al tesoro, percorsi sensoriali e laboratori creativi per famiglie e bambini.
Villetta Barrea, 5 ottobre - Ci saranno tantissimi laboratori e una passeggiata di interpretazione della natura bio-ispirata nel contesto urbano da una prospettiva biomimetica; armonia e coesistenza per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, in collaborazione con Reparto Biodiversità Carabinieri Forestali di Castel di Sangro, Reparto Parco Pescasseroli e Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
Per avere informazioni su tutti gli eventi, gli orari e le modalità di partecipazione si può consultare il sito: https://www.wwf.it/cosa-facciamo/eventi/urban-nature-2025/
Il Contest dedicato alle scuole - Come ogni anno in occasione di Urban Nature, il WWF Italia propone un nuovo contest rivolto alle scuole di ogni ordine e grado. "Noi siamo Biodiversità: natura, relazione e sguardi diversi” è il titolo scelto per questa nuova edizione che ha l’obiettivo di coinvolgere docenti e studenti nella creazione di elaborati che comunichino ai loro coetanei attraverso un’idea, un messaggio o un'azione finalizzata alla conoscenza e alla tutela della biodiversità in tutte le sue forme. Gli elaborati migliori verranno premiati e valorizzati sulla piattaforma WWF One Planet School e resi disponibili in un corso online. Scopri il bando e come partecipare: https://www.wwf.it/cosa-facciamo/educazione/.
Il Festival diffuso è organizzato in collaborazione con Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri e l’Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS), con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE), Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Società Botanica Italiana (SBI) e Orti Botanici e Giardini Storici.
In occasione di Urban Nature, il WWF lancia un report dal titolo “ADATTAMENTO ALLA CRISI CLIMATICA IN AMBITO URBANO: RIPENSARE LE CITTÀ COME SISTEMI VIVENTI DI NATURA E PERSONE”, grazie alla collaborazione di esperte ed esperti di impatto della crisi climatica e gestione urbanistica, sanitaria, ambientale, sociale e di governance dell’adattamento. Nel report si ribadisce come il benessere, ma anche la salute e la sicurezza delle persone nei prossimi anni dipendano da come si deciderà di gestire negli spazi urbani la convivenza con la natura. Si tratta di una raccolta di contributi di professionisti del mondo scientifico e accademico, che hanno costruito un’analisi su come favorire anche nelle città italiane una transizione verde urbana.
Le città sono uno snodo chiave per comprendere e affrontare il cambiamento climatico. Non solo sono tra le principali responsabili della crisi climatica, ma ne subiscono anche gli effetti più gravi: ondate di calore, siccità prolungate, alluvioni improvvise. E, per le città costiere, anche l’innalzamento del livello del mare. Tra città metropolitane e comuni, le aree urbane sono responsabili in Italia del 75% delle emissioni globali di carbonio, a fronte di una occupazione della superficie terrestre pari al 3% (ANCI). Dai dati statistici europei rappresentati dall’ISPRA su danni economici e perdite umane, nel periodo che va dal 1980 al 2022, l’Italia si posiziona al terzo posto della classifica europea in termini di pericolosità degli eventi climatici estremi che hanno colpito le nostre città e le persone che ci vivono. La crisi climatica provoca anche notevoli pericoli dal punto di vista della salute, dagli effetti diretti delle ondate di calore a un aumento delle zoonosi e delle malattie trasmesse dai diversi vettori. Nelle 4 città più popolose d'Italia (Roma, Milano, Napoli e Torino) le tabelle grafiche del CMCC (Centro Euromediterraneo cambiamenti climatici) mostrano “chiaramente l’intensificarsi del riscaldamento globale nel corso del tempo".
“Adattare le città al rischio climatico – si legge nel report WWF - non è più un’opzione, ma una necessità. Dobbiamo ammorbidire gli impatti, creare zone cuscinetto, rendere i nostri insediamenti più resilienti, capaci di rispondere con una 'logica vegetale'. È il principio delle nature-based solutions: alla forza della natura si risponde con la natura stessa”.
Report completo al link: https://www.wwf.it/cosa-facciamo/pubblicazioni/adattamento-alla-crisi-climatica-in-ambito-urbano/.