FOTO e VIDEO | Unite, a fine dicembre via ai lavori dell'ex manicomio per 3 milioni
Bilancio dei dati sull'internazionalizzazione, attrattività dell'Ateneo teramano in crescita
2025-10-22T11:54:00+02:00 - La Redazione
TERAMO - A dicembre via ai lavori di ristrutturazione e riqualificazione dell'ex manicomio di Teramo. Lo ha annunciato il Rettore dell'Università di Teramo in occasione della conferenza stampa dedicata al bilancio del nuovo modello di internazionalizzazione come asse strategico di sviluppo dell’Ateneo. "A breve dovrebbe arrivare il verbale conclusivo - ha detto il Rettore - che sarà sottoposto ai primi di novembre al Senato Accademico e al CdA. La prima tranche di affidamento da 3 milioni di euro sarà siglata entro il 31 dicembre di quest'anno".
Relativamente al bilancio del nuovo modello di internazionalizzazione come asse strategico di sviluppo dell’Ateneo il Magnifico Rettor Christian Corsi, insieme al Prof. Donato Traversa, Delegato all’Internazionalizzazione, hanno illustrato alcuni dei risultati della sempre più ampia e qualificata rete di relazioni internazionali dell’Università degli Studi di Teramo. Nuovi accordi di cooperazione e di scambi internazionali e un numero complessivo di mobilità che, per l’anno accademico 2025/2026, toccherà il massimo storico di 400 scambi.
Nell’ultimo anno, a partire da novembre 2024, l’Università degli Studi di Teramo ha stretto 8 nuovi accordi Erasmus e 18 nuovi accordi di collaborazione con Università e istituzioni europee, africane, americane e asiatiche. Tra questi il recente ingresso nella rete di cooperazione degli atenei brasiliani GCUB e accordi con università partner di particolare prestigio, come la University of California, Davis (UC Davis), università pubblica statunitense che vanta la migliore facoltà di Medicina Veterinaria degli Stati Uniti e tra le prime due al mondo, e la Tokyo University of Technology (TuT), il cui Dipartimento di Bioscienze e Biotecnologie annovera docenti di elevato prestigio accademico e strutture e attrezzature all’avanguardia.
"L’internazionalizzazione - ha spiegato il rettore Corsi - è un asse strategico di sviluppo dell’Ateneo e continueremo a investirvi con convinzione. I risultati raggiunti sia in termini di ampliamento della rete che di crescita qualitativa delle collaborazioni e di mobilità testimoniano la capacità concreta di dare solidità alla nostra visione di un Ateneo e un territorio sempre più connesso e fervido di opportunità per studenti e ricercatori, e anche per istituzioni e imprese del territorio".
Per quanto riguarda i programmi di mobilità sono 391 gli accordi Erasmus attivi, distribuiti tra 170 Università di 35 Paesi, e 22 accordi di collaborazione con Università straniere di 10 Paesi per la mobilità extra-europea. Nell’anno accademico 2024/2025 sono state realizzate 104 mobilità Erasmus studenti outgoing e 76 incoming, 28 mobilità di docenti e personale in uscita e 21 in entrata. Per l’anno accademico 2025/2026 risultano già assegnate 229 mobilità di studenti outgoing e 69 mobilità studenti incoming e sono 45 le candidature da parte di docenti e personale tecnico-amministrativo. Alla mobilità Erasmus si aggiungono i numeri della mobilità extra europea: 22 mobilità grazie al Consorzio CUIA (Argentina), 28 mobilità con il progetto HC in partnership con istituzioni asiatiche, 8 mobilità con il progetto ENGINES con istituzioni africane e 27 mobilità attraverso il consorzio COMMO con istituzioni presenti in Albania, Giordania, Siria, Egitto e Marocco. In base a questi dati le mobilità di studenti, docenti, dottorandi e personale amministrativo per l’anno accademico 2025/2026 toccheranno la quota record di 400, risultato mai raggiunto prima dall’Ateneo.
"Le politiche di internazionalizzazione - ha spiegato il professor Traversa - hanno determinato non solo un miglioramento quantitativo ma anche un rafforzamento qualitativo delle partnership attivate e delle procedure e delle policy interne. Abbiamo varato regolamenti e linee guida più funzionali che hanno reso più efficace la gestione delle collaborazioni internazionali. La nostra attrattività internazionale è in crescita e proseguiremo con ulteriori accordi, con il rafforzamento dei programmi di mobilità internazionale e a perseguire la politica dei doppi titoli".
Il nuovo Regolamento per l’accesso alla posizione di Visiting Professor/Researcher, rivolto a studiosi con profili di eccellenza provenienti da università estere, insieme a un incremento del budget, permetterà, per esempio, a ogni Dipartimento di invitare almeno un Visiting Professor per ciascun anno accademico. Grazie alle prime Linee guida ufficiali per la stipula degli accordi dei Doppi Titoli (Double Degree) sono stati attivati tre nuovi accordi con la Yerevan Haybusak University in Armenia (laurea magistrale in Giurisprudenza) e con la Aleksandër Moisiu University of Durrës in Albania (laurea magistrale in Scienze politiche internazionali e della sostenibilità e laurea triennale in Turismo sostenibile), oltre all’accordo già attivo con la University of Chulalongkorn in Thailandia per il corso di Food Science and Technology. A questi si aggiungono ulteriori quattro accordi in fase di negoziazione con l’Universidade Federal Fluminense del Brasile (laurea magistrale in Medicina Veterinaria), con la VetMedUni in Austria (laurea magistrale in Biotecnologie avanzate e master in Comparative Biomedicine), con la Ilia State University in Georgia (laurea magistrale in Scienze delle amministrazioni) e con la Université Côte d’Azur in Francia (laurea triennale in Discipline delle arti della musica e dello spettacolo DAMS). Insieme agli altri Atenei abruzzesi, l’Università degli Studi di Teramo prende, inoltre, parte al progetto EUREMA-Europe employs Abruzzo, supportato e cofinanziato dalla Regione, per la mobilità degli studenti a livello europeo e il loro inserimento nelle aziende abruzzesi con 9 candidature pervenute per l’anno accademico 2025/2026.
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