17/08/2025 - Walter Cori
TERAMO - Un obitorio chiuso alle ore 20:00, senza possibilità di riaprirlo neppure dinanzi ad un caso raro ma non eccezionale, non dovrebbe mai verificarsi. Mai andrebbero calpestati i diritti di nessuno come è invece accaduto ieri, a Giulianova: il fatto grida vendetta.
La figlia del compianto Fausto Camillini, dopo aver avuto più di un indizio circa la tragedia del papà che si era, di fatto, già consumata non avendolo visto tornare a casa per cena, dopo aver verificato che diversi indumenti del genitore erano all'interno di una cabina affittata per l'estate, aveva la necessità di dover provvedere all'identificazione personale.
Non è stato possibile fino a stamattina; perché? L'obitorio osserva un orario di 12 ore, dalle 08:00 alle 20:00. In poche parole, nella tragica situazione in cui si trovava la donna, nessuno è riuscito ad aprire le porte per il riconoscimento del cadavere!
Una triste storia, questa, che nel rispetto della solita, stupida ed indifendibile burocrazia, va ogni oltre, anche oltre la tensione ed il dolore di una persona che deve aver vissuto una notte terribile.