Uccisione orsa Amarena: c'è il rinvio a giudizio. WWF e Teramo Vivi Città tra le parti civili del processo

Fissata al 19 gennaio 2026 ore 9.00 l'apertura del dibattimento davanti alla dottoressa D'Orazio

2025-09-26T17:21:00+02:00 - La Redazione

Uccisione orsa Amarena: c'è il rinvio a giudizio. WWF e Teramo Vivi Città tra le parti civili del processo

AVEZZANO-  Uccisione dell’orsa Amarena: c'è il rinvio a giudizio. WWF e Teramo Vivi Città tra le parti civili del processo. Il P.M. ha ritenuto sufficienti gli elementi di prova per sostenere l'accusa in dibattimento e, pertanto, ha fissato al 19 gennaio 2026 ore 9.00 l'apertura del dibattimento davanti alla dottoressa D'Orazio.
 
A distanza di oltre due anni dalla tragica notte dell’uccisione dell’orsa Amarena, oggi è stato disposto il rinvio a giudizio dell'imputato e il 19 gennaio ci sarà la prima udienza dibattimentale
Era il 31 agosto 2023 quando Amarena, uno degli esemplari più conosciuti e amati di orso bruno marsicano, fu colpita a fucilate nei pressi di San Benedetto dei Marsi, davanti alla stessa abitazione dell’imputato. Una ferita profonda per la conservazione della specie, che oggi conta appena 50-60 individui in tutto l’Appennino.
Il WWF Italia, insieme ad altre associazioni, si è costituito parte civile nel processo per ribadire l’estrema gravità di quanto accaduto. “L’uccisione di Amarena è un reato che non può essere dimenticato – sottolinea Filomena Ricci, delegata WWF Abruzzo – Dobbiamo trasformare questo dolore in un impegno concreto per il futuro dell’orso marsicano”.
La sua morte ricorda quanto sia urgente rafforzare la convivenza tra uomo e orso: ridurre drasticamente le cause di mortalità legate all’uomo, favorire l’espansione naturale della specie e costruire una cultura di rispetto attraverso l’informazione e il dialogo con le comunità locali. “Amarena rimarrà un simbolo del nostro impegno – conclude Filomena Ricci – Ogni passo che faremo per proteggere la specie sarà anche un modo per non dimenticarla”.
 

Questa mattina al tribunale di Avezzano era presente anche l'associazione Teramo Vivi Città, nella persona del presidente Marcello OLIVIERI, assistita dall'avvocata Valentina Calvarese del foro di Avezzano, in sostituzione del collega Elvio Fortuna assente per legittimo impedimento.