Trasporti natalizi, batosta sui rientri

Giovani Democratici: 200 euro di viaggio per lavoratori e studenti fuorisede

2025-12-06T15:54:00+01:00 - Walter Cori

Trasporti natalizi, batosta sui rientri

PESCARA - “I prezzi dei biglietti per tornare in Abruzzo durante le festività hanno raggiunto livelli inaccettabili. Basti pensare al trasporto su ferro con cifre massime, in questo periodo, di: Milano - Pescara a 225 euro, Bologna - Pescara a 127 euro, Torino - Pescara 272 euro; per i voli si sono raggiunte cifre massime di: Milano - Pescara a 100 euro, Torino - Pescara 150 euro; Con un aumento medio del 100%. Queste sono cifre, aggiornate al 4 dicembre e già aumentate nel giro di poche ore, sono il segno di una dinamica speculativa che colpisce soprattutto studenti e lavoratori fuori sede, che vorrebbero semplicemente tornare a casa per Natale. Serve una mobilitazione istituzionale per sostenere i “ricongiungimenti” natalizi”, lo chiedono i Giovani Democratici che oggi si sono ndati appuntamento alla Stazione Centrale di Pescara per protestare sulla situazione. Un “picchetto” composto dal segretario regionale Saverio Gileno, il responsabile economia regionale e segretario di Nuova Pescara Emanuele Castigliego, la segretaria provinciale di Pescara Silvia Sbaraglia ed i componenti di segreteria Maria Citarella e Monaim Mouatamid, presente anche il consigliere regionale Antonio Blasioli.

È esattamente il fenomeno denunciato nell'interrogazione parlamentare dell'onorevole Marco Sarracino, e che abbiamo portato all’attenzione dell'onorevole Luciano D'Alfonso ed è un problema che riguarda da vicino ben 58mila abruzzesi, prevalentemente giovani, che ogni anno, proprio in questo periodo, devono fare i conti con un sistema di mobilità che li penalizza e li discrimina – sottolineano i GD - . Questa emergenza non è un fulmine a ciel sereno, è il sintomo evidente di un problema molto più ampio, che riguarda l'intero sistema dei trasporti, non solo i treni, da e per l'Abruzzo e di cui la Regione può e deve farsi carico, rappresentandolo ai più alti e adeguati livelli istituzionali”.

AUTOSTRADA - L'unica alternativa a questo aumento dei prezzi é quella del veicolo privato, tuttavia penalizzato dalla critica situazione dell'A14, il corridoio che dovrebbe garantire i collegamenti fondamentali della regione, diventata una vera e propria trappola anche se il cantiere diffuso è stato rimosso per le feste senza sconti sui pedaggi per i tempi persi prima. Una delle tratte più lente d'Italia, caratterizzata da cantieri interminabili, restringimenti continui e tempi di percorrenza che rendono impossibile qualsiasi programmazione. Chi viaggia tra Pescara Nord e Ancona lo sa bene: in molte fasce orarie la situazione è di fatto paralizzata. Una criticità trasformata in emergenza dall'assenza totale di iniziative della Regione. Nessuna richiesta di sospendere i pedaggi, nessuna pressione per spostare i lavori nelle ore notturne, nessun piano straordinario per alleggerire il traffico. Il risultato è un danno enorme per pendolari, turismo, imprese e trasporto merci.

FERROVIA - Sul fronte ferroviario la situazione non è migliore: l'Abruzzo resta ai margini dell'Alta Velocità. Le fermate dei Frecciarossa sono poche e concentrate quasi esclusivamente su Pescara, mentre i collegamenti con Roma, Bologna, Milano e Torino continuano a essere insufficienti. Da anni sentiamo parlare di nuove opportunità, ma la realtà è che la nostra regione continua a rimanere fuori dai grandi corridoi strategici, mentre altrove si investe con decisione.

AEROPORTO - Per quanto riguarda il capitolo voli l'aeroporto d'Abruzzo paga una dipendenza quasi totale da Ryanair, senza una politica seria sulle rotte, senza una strategia pluriennale, con un caro-voli che colpisce soprattutto le tratte nazionali. Nel piano nazionale degli scali siamo rimasti ai margini, senza rinnovare l'offerta e senza attrarre nuovi operatori. E mentre altre regioni programmano e investono, in Abruzzo la destra cerca di fare passare per "successo" ciò che invece è una condizione di fragilità strutturale.

"La realtà, al di là della propaganda di Marsilio & co., fotografa che l'Abruzzo sta vivendo una crisi profonda della mobilità - concludono i Giovani Democratici - . La Regione continua a far finta che tutto va bene ma i cittadini lo sanno: i tempi di percorrenza sono lunghi, i biglietti da circa 200 euro, i collegamenti insufficienti e le occasioni perse. Per questo siamo convinti che serva un cambio di passo immediato: un piano regionale vero sulla mobilità integrata, investimenti concreti su ferro, gomma e aeroporto, un confronto costante con Governo e RFI per uscire dall'isolamento, più concorrenza nel trasporto aereo, una strategia seria contro la speculazione che durante le festività scarica tutto il peso sulle spalle dei fuori sede" - PD Abruzzo -