Trasporti, GD: seguire il modello spagnolo dell'abbonamento unico nazionale
I giovani dem: la mobilità come diritto universale e strumento di coesione sociale
2025-12-17T14:04:00+01:00 - La Redazione
TERAMO - “La scelta della Spagna di introdurre un abbonamento unico nazionale per autobus e treni rappresenta un cambio di paradigma: il trasporto pubblico non è più considerato un costo individuale, ma un diritto universale e uno strumento di coesione sociale”. Lo dichiarano Saverio Gileno, Segretario regionale dei Giovani Democratici d’Abruzzo, insieme ai Segretari dei Giovani Democratici della provincia di Teramo e di Teramo città, Ilaria Barnabei e Jacopo Di Michele, intervenendo nel dibattito sul futuro della mobilità regionale.
“Quella spagnola – proseguono – è un’innovazione che deve guidare anche il nostro Paese e, in particolare, l’Abruzzo. Nelle scorse settimane abbiamo denunciato con forza il caro-trasporti nel periodo natalizio, con biglietti ferroviari e aerei diventati proibitivi per studenti e lavoratori fuorisede che volevano semplicemente tornare a casa. Ma il problema non riguarda solo i grandi spostamenti: in Abruzzo muoversi ogni giorno, anche all’interno della nostra regione, è difficile e costoso”.
Secondo i Giovani Democratici: “la mobilità è una delle principali condizioni materiali che determinano la possibilità di restare, studiare, lavorare e vivere in Abruzzo, oltre che rimettere in connessione le aree interne con i grandi centri urbani e le zone costiere. Senza un sistema di trasporto pubblico efficiente, accessibile ed economicamente sostenibile, qualsiasi strategia contro lo spopolamento è destinata a fallire. Per questo, i GD rilanciano con forza la proposta avanzate dal centrosinistra abruzzese e dal Patto per l’Abruzzo guidato da Luciano D’Amico ABRU, ovvero l’introduzione del biglietto unico regionale, valido su gomma e ferro, per superare la frammentazione del sistema e ridurre i costi per utenti, studenti e pendolari”.
E aggiungono le proposte di potenziamento del trasporto notturno, in particolare lungo tutta la fascia costiera, attraverso un’integrazione stabile tra treni e autobus, affiancata dal trasporto pubblico gratuito per gli under 30, come investimento strutturale sul diritto alla mobilità, sull’autonomia giovanile e sulla sostenibilità ambientale.
“Non si tratta di misure di propaganda – concludono Gileno, Barnabei e Di Michele – ma di una visione alternativa di Regione: una Regione che considera la mobilità un diritto fondamentale, come accade oggi in Spagna, e che sceglie di investire sulle nuove generazioni invece di lasciarle partire. L’Abruzzo ha bisogno di questa svolta, a partire dalla discussione di bilancio di questi giorni”.