Teramo, scoperti lavoratore in nero che prendeva disoccupazione e falsa invalida
Carabinieri NIL: in un altro caso un uomo aveva prodotto dichiarazioni per mantenere erogazione indennità di invalidità in favore della figlia che invece era normodotata
2025-10-06T11:31:00+02:00 - La Redazione

TERAMO – I Carabinieri del NIL di Teramo - in linea con le finalità perseguite dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro ed in collaborazione con l’Arma territoriale - hanno effettuato nell’ultima settimana controlli straordinari su diverse aziende del territorio, al fine di garantire la tutela dei lavoratori, il rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro e il contrasto alla percezione indebita di indennità da parte degli Enti dello Stato.
Due dei controlli hanno riguardato aree/ditte in cui si erano verificati infortuni gravi:
In una località balneare, a luglio 2025, una cittadina è stata investita da un velocipede mentre percorreva una via della cittadina. Dall’indagine successiva è emerso che la donna era stata costretta a camminare sulla corsia, poiché in prossimità dell’investimento i marciapiedi su entrambi i lati erano inaccessibili: uno era occupato da un cantiere edile con autorizzazione scaduta e senza aver previsto un percorso alternativo sicuro, stabilito dall’autorizzazione originaria, mentre l’altro era inagibile, privo di pavimentazione e segnalazione.
In un esercizio commerciale, una dipendente ha riportato lesioni durante la sistemazione del magazzino; dagli accertamenti è emerso che il datore di lavoro aveva fornito attrezzature non conformi e non previste dal DVR, in violazione degli obblighi di sicurezza previsti dalla legge.
Nell’ambito di attività investigative, i Carabinieri del NIL hanno scoperto:
un lavoratore completamente “in nero”, percettore di indennità di disoccupazione, che prestava attività lavorativa irregolare;
un soggetto che aveva prodotto dichiarazioni volte a mantenere l’erogazione dell’indennità di invalidità in favore della figlia che invece, dagli ultimi accertamenti, è risultata normodotata.
Entrambe le situazioni, rimesse alla valutazione dell’Autorità Giudiziaria, fanno parte di due distinte attività d’indagine scaturite dall’ipotesi di reato per truffa ai danni dello Stato e sono state segnalate agli Enti competenti per il successivo recupero delle somme percepite. L’azienda con il lavoratore in nero è stata immediatamente sospesa e contestata la relativa sanzione amministrativa.
Complessivamente, nell’ambito dei controlli sono state elevate ammende (€9.550 e €3.275) e sanzioni amministrative (6100) per una somma totale di €18.925.