Spopolamento aree interne, il Comitato per la Legislazione punta a una legge organica
Cinque tavoli tematici per la proposta che modificherà l'attuale normativa
2025-10-06T12:38:00+02:00 - La Redazione

L'AQUILA - Una Legge organica sulla aree interne montane: è l’obiettivo a cui punta il Comitato per la Legislazione del Consiglio regionale dell’Abruzzo che ha organizzato una giornata di lavoro e di confronto con i Sindaci. Sono 5 i tavoli tematici dai quali uscirà una proposta di legge che andrà a modificare l’attuale normativa sullo spopolamento dei piccoli centri. La giornata odierna è stata coordinata dalla presidente del Comitato per la Legislazione, Carla Mannetti, con il vicepresidente Pierpaolo Pietrucci e i componenti Erika Alessandrini, Antonio Di Marco e Maria Assunta Rossi che hanno lavorato con i Sindaci nei rispettivi tavoli, ascoltando le loro proposte. Hanno portato i saluti istituzionali il vicepresidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente; il presidente Anci Abruzzo, Pierluigi Biondi e il presidente Uncem Abruzzo, Lorenzo Berardinetti, con Luigi Fasciani, vicepresidente nazionale Uncem. Focus privilegiati sono stati: Sanità e Sociale (che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale Nicoletta Verì); Trasporti; Turismo; Territorio e Agricoltura; Economia. La proposta di modifica della Legge regionale in vigore, mira a garantire una maggiore organicità e incisività alle misure vigenti, in linea con la riforma in atto a livello nazionale.
“In questo anno abbiamo portato avanti una politica di ascolto dei territori - ha spiegato la presidente Carla Mannetti - alcune idee sono state discusse nei vari Tavoli per poi confluire nella proposta di modifica della norma”. Tra le altre, la proposta di una cabina di regia per coordinare le politiche dei Comuni di montagna; l’introduzione della telemedicina nelle aree interne, collegata alla digitalizzazione dei territori; il servizio di trasporto pubblico a chiamata. “Sono stati molti Sindaci a chiederlo - ha aggiunto Mannetti – e oggi abbiamo avuto la possibilità di ascoltare esempi virtuosi di un turismo montano che funziona grazie alle esperienze di Scanno e Pescocostanzo”.
Inoltre, le richieste riguardano misure di sostegno alle famiglie ed incentivi su residenzialità legata ad un’attività imprenditoriale e infine, per ciò che attiene i territori, il contrasto all’abbandono del patrimonio edilizio con incentivi mirati al recupero. Le proposte sono state valutate nel corso dei confronti odierni a Palazzo dell’Emiciclo e votate a maggioranza dei partecipanti. (ACRA)