01/09/2025 - Walter Cori
ATRI. “Appare paradossale che proprio il gruppo di minoranza ‘Prospettiva Atri’ sollevi la questione della rampa non a norma nella scuola di Casoli di Atri, quando la nostra città si è sempre distinta per attenzione e sensibilità sul tema dell’inclusione. Mi rammarica leggere articoli che danno l’immagine di Atri come città incivile: non è così, e la storia amministrativa lo dimostra. Basti ricordare che, nelle precedenti amministrazioni, nell’unico anno in cui Maurizio Di Quirico fu assessore al sociale, venne realizzata un’opera pubblica per la realizzazione di rampe sui marciapiedi a favore delle persone con disabilità. Ancora più paradossale è che, per quasi due mandati, assessore al ramo è stato colui che oggi Prospettiva Atri ha candidato a sindaco e che durante il suo incarico non è intervenuto su quella stessa rampa, che esiste sin dalla costruzione dell'edificio, ben 9 anni di disinteresse su questa problematica e ora polemizza. Voglio ribadire che sono a completa disposizione sia dell’associazione Carrozzine Determinate che dei genitori del bambino per affrontare questa problematica, che ora ho preso in carico direttamente con la massima cura. L’Ufficio Lavori Pubblici, informato dallo scorso anno scolastico, ha già predisposto una soluzione: i rilievi e le quantificazioni sono stati effettuati e l’interventoè stato programmato, con l’obiettivo di concludere i lavori prima dell’inizio del nuovo anno scolastico”. Con queste parole il sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti, replica alle dichiarazioni di Prospettiva Atri relative alla rampa di accesso nella Scuola di Casoli di Atri.
“Va sottolineato – aggiunge il primo cittadino - che l’edificio scolastico era esistente e si trova su una strada in pendenza e che le soluzioni possibili erano diverse, quattro o cinque, e dunque è stato necessario del tempo per vagliarle. Quella individuata dall’Ufficio tecnico, dopo attente valutazioni, è risultata la migliore non per un capriccio, ma per motivazioni oggettive: garantirà accessibilità al bambino senza creare intralci o rischi per la collettività. La proposta avanzata dall’associazione, ossia l’installazione di un servoscala o di una piattaforma elevatrice, non sarebbe infatti funzionale perché andrebbe a occupare la carreggiata, limitandone lo spazio e provocando possibili pericoli. La soluzione individuata è quindi pensata per coniugare inclusione, sicurezza e fruibilità generale. La polemica spiace ancora di più perché grazie anche e soprattutto per l’impegno dell’amministrazione comunale nel corso di questa estate sono state risolte altre problematiche relative agli accessi nei luoghi pubblici per persone con disabilità come è giusto che sia. Il nostro impegno è chiaro: risolvere in via definitiva questa situazione e garantire che il diritto all’accesso e alla piena inclusione sia concretamente tutelato”.