Sanità, Marinelli a Verrecchia: col centrosinistra nessun deficit, dichiarazioni offensive per la comunità

Il segretario Pd: bisogna studiare prima di parlare, altrimenti si fanno solo figuracce. La destra ha creato un disavanzo monstre e aumentato le tasse

2025-11-24T12:49:00+01:00 - La Redazione

Sanità, Marinelli a Verrecchia: col centrosinistra nessun deficit, dichiarazioni offensive per la comunità

PESCARA - “Non conviene mai dire bugie, specie sulla sanità, perché la realtà parla da sola e prima ancora della realtà, parlano le carte. Ciò che il capogruppo di Fratelli d'Italia Massimo Verrecchia va facendo con le sue dichiarazioni sullo stato della sanità regionale, cercando di attribuire al governo precedente di centrosinistra disavanzi che non esistono da nessuna parte, è offensivo per la comunità, specie quella che a causa dei costi, delle liste d’attesa, della mancanza di prestazioni e servizi che affliggono il comparto da quando Marsilio è presidente, rinuncia a curarsi. Ci parli di questo Verrecchia, non semini propaganda: l’Abruzzo non lo merita. E studi le carte, sono pubbliche o facilmente recuperabili”. Così il segretario PD Daniele Marinelli sulle ultime dichiarazioni dell’esponente politico.

“Stavolta è successo durante la puntata Spoiler di TV6, quando ha detto che il centrosinistra avrebbe lasciato un deficit di 400 milioni, confondendo probabilmente la cifra che il centrosinistra aveva lasciato disponibili alla Regione per l’edilizia sanitaria dopo aver portato l’Abruzzo fuori dal commissariamento e aver avviato il piano di rientro di un comparto governato male, ma sempre dal centrodestra – rimarca Marinelli - . Questo attesta il tavolo monitoraggio nel 2019, quando la sanità, faticosamente, aveva recuperato un attivo di 88.000 euro ed era fuori dal commissariamento grazie alla politica di risanamento portata avanti dal centrosinistra. E lo attesta anche quello ultimo di luglio, scrivendo nero su bianco sul verbale: che il deficit della sanità regionale ha cominciato a manifestarsi dal 2022 in poi, quando la destra già governava da quasi quattro anni. E questo non lo scrivono pericolosi sovversivi del Partito Democratico, ma i ministeri “amici” di Giorgetti e Schillaci, Lega e Fratelli d'Italia. Basta propaganda su questo argomento, dunque: si parli invece di ciò che è accaduto dopo 8 anni di governi di destra e di che cosa si sta facendo per evitare che il deficit aumenti. Dicano se hanno una mezza idea su cosa serve perché non si privi la comunità di diritti e servizi che in molti casi salvano la vita. Non poteva esserci deficit all’epoca, perché era in atto il risanamento, non saremmo usciti dal commissariamento con le cifre che Verrecchia ha “sparato a caso”, senza leggere le carte. Oggi siamo inadempienti su i LEA e mobilità passiva e non si capisce perché, se è vero che si sta investendo su personale, infrastrutture e tecnologie. E non si capisce perché, se la sanità abruzzese è un modello, siamo la prima regione per rinuncia alle cure. Vero è che deficit, disservizi, fughe e rinunce esistono perché la sanità non è programmata e organizzata a dovere pur in presenza di maggiori fondi di prima, quelli legati al Covid. Ci dica, Verrecchia, come ha fatto la destra ad arrivare al buco milionario di oggi, che ha generato nuove tasse, che ha reso strutturale il disavanzo del comparto anche per gli anni a venire e che ha imposto tagli a tutti i settori di competenza della regione. Ma basta numeri in libertà, perché hanno le gambe corte, come la trasmissione ha dimostrato riservandogli un’altra figuraccia, stavolta in tv”.