Sanità, confermati 25 mln. di tagli al personale

La denuncia di CGIL e UIL: "Nessuna soluzione al riconoscimento delle risorse previste dal Decreto Calabria"

2025-12-23T12:15:00+01:00 - Walter Cori

Sanità, confermati 25 mln. di tagli al personale

PESCARA - Tagli al salario accessorio del personale sanitario per oltre 25 milioni di euro confermati nell’incontro che si è svolto ieri all’Assessorato regionale alla Sanità, alla presenza dell’assessore regionale Nicoletta Verì, al direttore del Dipartimento sanità Camillo Odio e al dirigente del Servizio risorse umane e finanziarie Ebron D’Aristotile.

Da diversi mesi stiamo chiedendo all’ente regionale di risolvere il problema derivante dal blocco del riconoscimento delle risorse previste dal Decreto Calabria per le annualità 2024 e 2025 che, si stima, quotino più di 25 milioni di euro per le quattro aziende ospedaliere regionali – spiegano il segretario regionale Uil Fpl Antonio Ginnetti e il segretario Fp Cgil Abruzzo Molise Luca Fusari -. È stata una fumata nera che al momento non porta nessuna soluzione. L’unico impegno preso dal tavolo è quello di verificare la possibilità di prevedere le risorse relativa al 2026, mentre possiamo considerare non recuperabili quelle relative al 2024 e 2025”.

Le risorse richieste servivano ad integrare il trattamento accessorio, stabilito ai sensi dell’art. 11 D.L. n. 35 del 30.11.2019 (Decreto Calabria) al fine di compensare specifiche condizioni di lavoro, quali turni e reperibilità, incrementare l'impegno del personale in reparti particolari e raggiungere obiettivi, definiti da accordi collettivi nazionali e integrativi aziendali. 

La beffa – aggiungono i segretari - è che in pratica il costo del personale sanitario è uno dei pochi parametri che rispetta i vincoli normativi di contenimento della spesa sanitaria, di contro il personale sanitario si trova a doversi vedere ridurre il salario accessorio in misura consistente e contemporaneamente a vedersi aumentare le aliquote Irpef per l’anno 2026 con ulteriore effetto negativo sulla busta paga. I professionisti sanitari vivono ormai condizioni insostenibili: oltre a dover affrontare turni estenuanti a causa della grave carenza di personale, hanno ripercussioni sul loro benessere psico-fisico a causa, anche, delle aggressioni subite che ormai stanno diventando periodiche. Le condizioni di estremo stress, il sovraccarico di lavoro e le difficili condizioni operative contribuiscono all’allontanamento dai reparti nevralgici e dal sistema sanitario pubblico”.

I dipendenti sono ormai stanchi solo di subire, vogliono vedersi riconoscere il giusto salario ed il rispetto della loro professionalità, per questo la Fp Cgil Abruzzo Molise e la Uil Fpl Abruzzo apriranno il nuovo anno con una stagione di lotta sindacale e di rivendicazione vertenziale - aggiungono Fusari e Ginnetti -. Ci hanno promesso un nuovo incontro a gennaio ma in assenza di risposte certe, continueremo la mobilitazione”.