Salsicce avvelenate a Silvi, la LNDC chiede al Sindaco se sono state applicate le norme

Un'ordinanza ministeriale prevede procedure in caso di sospetto avvelenamento di animali

2025-10-03T12:27:00+02:00 - La Redazione

Salsicce avvelenate a Silvi, la LNDC chiede al Sindaco se sono state applicate le norme

SILVI - Dopo il ritrovamento, a Silvi, di salsicce sospettate di contenere veleno e abbandonate in strada, LNDC Animal Protection ha inviato una lettera al Sindaco per chiedere se siano state immediatamente attivate tutte le procedure previste dall’Ordinanza del Ministero della Salute dell’8 agosto 2025. Quando si verifica un caso di avvelenamento o sospetto avvelenamento di animali, l’ordinanza ministeriale stabilisce un percorso chiaro che coinvolge più soggetti istituzionali.

Il primo passo è affidato ai medici veterinari, sia pubblici sia privati: ogni volta che si trovano di fronte a un animale con sintomi compatibili con l’ingestione di sostanze tossiche, o in presenza di esche sospette, hanno l’obbligo di segnalarlo entro 24 ore. La segnalazione va inviata tramite il “Portale nazionale degli avvelenamenti dolosi degli animali”, uno strumento centralizzato creato per raccogliere e monitorare questi episodi.

Alla ricezione di queste segnalazioni, devono intervenire i Servizi Veterinari dell’ASL, che hanno il compito di effettuare i sopralluoghi sul territorio, raccogliere ulteriori campioni e trasmetterli all’Istituto Zooprofilattico per le analisi tossicologiche. Parallelamente, i Servizi Veterinari collaborano con le amministrazioni locali e le forze di polizia per garantire il monitoraggio e la messa in sicurezza delle aree interessate.

Un ruolo centrale è attribuito al Sindaco, che la normativa identifica come autorità sanitaria locale. È infatti il Comune che deve disporre senza ritardi la bonifica delle zone dove sono state rinvenute le esche, provvedere alla loro rimozione in sicurezza e diffondere tempestivamente avvisi alla cittadinanza. Questi avvisi devono indicare le aree a rischio e fornire raccomandazioni ai proprietari di animali, così che possano adottare comportamenti prudenti. Inoltre, il Sindaco deve coordinare le attività di vigilanza sul territorio, anche attraverso ordinanze specifiche, e collaborare con la polizia locale e le forze dell’ordine.

Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, infine, hanno il compito di analizzare i campioni raccolti e confermare o meno l’avvelenamento. I risultati delle analisi vengono inseriti nel Portale nazionale e comunicati alle autorità competenti, contribuendo così a costruire un quadro più preciso della diffusione di questi episodi.

“La presenza di esche avvelenate sul territorio rappresenta un atto criminale e un rischio gravissimo non solo per gli animali ma anche per la sicurezza pubblica - dichiara la Presidente nazionale LNDC, Piera Rosati -. È fondamentale che le istituzioni locali applichino con rigore quanto stabilito dall’Ordinanza ministeriale, affinché le aree vengano messe in sicurezza e i cittadini adeguatamente informati”.