Promozione, bilancio positivo per le teramane
Nel girone A sono ben 7 le aprutine tra le prime 10, nel B leadership sempre del Montesilvano
2025-12-17T12:55:00+01:00 - La Redazione
di Stefano Vecellio
TERAMO - Con il Natale alle porte e il 2025 ormai agli sgoccioli, in Promozione è tempo di bilanci e previsioni in vista del primo giro di boa della stagione. Nel girone A comanda un’aquilana, ma sono le teramane le vere protagoniste. Sono 7 infatti le aprutine nelle prime 10 posizioni di classifica, con Rosetana e Varano a trainare la carovana. Gli adriatici stanno compiendo un vero e proprio miracolo tenendo il passo della corazzata Avezzano. Appena due mesi fa sembrava che non ci fosse storia contro i marsicani, ma la squadra di Lamedica non ha mollato un centimetro e ha saputo sfruttare appieno i passi falsi dei lupi biancoverdi, riaprendo un campionato che sembrava chiuso già in estate.
I biancazzurri sono ancora imbattuti in casa e a gennaio potrebbero muoversi sul mercato per rinforzare una rosa apparsa un po’ corta nelle ultime giornate, complici anche gli infortuni, trascinata dai gol della coppia Cernaz-Gomara, 18 centri in due. Guardando i numeri della scorsa stagione la crescita è evidente, con un plus di +14 punti rispetto a questa tappa del torneo. Un segnale importante è anche quello che sta mandando il Varano, in lotta per il terzo posto e con un percorso da 4 vittorie nelle ultime 6 uscite. I gialloverdi sono la mina vagante del campionato, tra le mura amiche hanno perso solo una volta, nella seconda giornata contro l’Avezzano. Boito e Gardini in avanti sono un lusso per una matricola appena promossa dalla Prima Categoria, ma dimostra come i teramani abbiano un progetto solido e un obiettivo chiaro: giocarsela con tutti e centrare i playoff. Quei playoff che vorrebbe riavere anche il New Club Villa Mattoni, anche se il percorso per inseguirli si sta trasformando da sogno a una chimera. Tasto nostalgia per gli uomini di Capitanio, a un passo dalla gloria nella scorsa stagione, svanita nella semifinale contro i cugini della Santegidiese. Quest’anno la vera impresa sarà rimanere piedi per terra dopo aver toccato il cielo con un dito. La realtà di oggi è più cruda che mai per i vibratiani, troppo incostanti nelle prestazioni e troppo fragili in partita: la difesa prova a reggere finché può, ma l’attacco stenta a trovare ritmo. Il confronto con la stagione passata è impietoso, con un -11 pesante e un Gentile sbiadito, lontanissimo dalle quello delle 25 reti di maggio. Manca però ancora metà strada, i playoff distano alla fine solo 4 punti, ma le ultime 2 sconfitte fanno intravedere ancora nubi all’orizzonte.
C’è aria di delusione anche a Castelnuovo, con i vomanesi che dopo un avvio scintillante sembrano aver staccato la spina. Le aspettative erano tante, soprattutto dopo la tempesta estiva e la mancata Serie D, ma la squadra non ha saputo reggere il peso delle ambizioni. A pagarne le spese è stato il tecnico Bucciarelli, un addio annunciato dopo una sola vittoria in 8 gare. Ora c’è aria di rinnovamento, l’ultimo successo contro l’Universal Roseto potrebbe essere l’inizio del cambiamento. Cambiare infatti può essere infatti la risposta giusta per creare nuova linfa: chiedere al Nereto, che con un change De Amicis è passato da Peppe a Edmondo, disegnando una rotta migliore. L’ex Montorio ha saputo raddrizzare la barca della matricola rossoblu, in balia delle onde nelle prime 7 giornate, con una sola vittoria e poche prospettive di salvezza, mentre ora i vibratiani sono -3 dalla zona playoff, con 4 vittorie nelle ultime 5. Merito della nuova guida tecnica ma anche di acquisti mirati sul mercato, uno su tutti Manuel Di Sante, firma di spessore per la categoria.
La vera sorpresa di questo primo atto della stagione è il Casoli Fontanelle, che dopo la fusione estiva e un avvio stentato ha ingranato le marce alte portandosi dritto sulla soglia della post season: 6 successi nelle ultime 8, un super Bizzarri da 13 centri ed entusiasmo ritrovato. I rossoneri hanno tutti gli ingredienti giusti per sperare in un nuovo anno ricco di soddisfazioni e chissà, magari anche in qualcosa di più di una semplice salvezza. Una situazione che fa invidia ai cugini dell’Hatria, in affanno insieme a Mutignano e Favale. I rossoverdi finora non hanno inciso come volevano, pagando forse troppo a caro prezzo gli errori di gioventù della squadra. L’addio di Piccioni, il ridimensionamento del mercato e altre storie: sembra il titolo di un film ma è la storia del Mutignano. Mister Valentini sta facendo di necessità virtù, ma gli 8 gol presi nell’ultima uscita contro l’Avezzano fanno riflettere sulle reali potenzialità dei biancazzurri. Questo potrebbe essere un anno di transizione dopo le ottime stagioni passate sotto l’egida del neo tecnico del San Salvo, l’importante è non cadere nelle sabbie mobili dei playout. Le stesse dove si trova il Favale da inizio anno, incapace ancora di uscirne: 3 vittorie in 15 partite condanno i biancorossi al penultimo posto. Un remake già visto, ma la squadra di Beni ha dimostrato già in passato di avere 9 vite come i gatti, e poi a Natale tutto è possibile, compresi i miracoli.
Come Virgilio nella Commedia dantesca, si trova ancora nel limbo l’Universal Roseto, indecisa tra miseria e nobiltà, salvezza o ambizioni più alte. Adamoli sta provando ad alzare l’asticella, ma la risposta è stata per ora un giro infinito sulle montagne russe, tra prestazioni convincenti e prove insufficienti. I biancazzurri sono tampinati dalle aquilane San Benedetto Venere e San Gregorio, anche loro inserite nell’incertezza di metà classifica. Tra la provincia del capoluogo spicca ovviamente l’Avezzano, nata per vincere e tornare il prima possibile tra le grandi del panorama abruzzese. Marsicane sugli scudi grazie anche all’Angizia Luco, che incarna perfettamente quello spirito tenace e caparbio che porta i luchesi a disputare ogni anno i playoff, anche se poi l’esito finale è stato finora sempre una delusione difficile da digerire. Il triste record delle aquilane sta però nella zona rossa, con 4 squadre nelle ultime 5 posizioni: Pizzoli, Ortygia e Tornimparte si giocheranno fino alla fine la salvezza, mentre il fanalino di coda Paganica è chiamato già all’ultima spiaggia.
Nel girone B predomina la presenza teatina, ma a guardare tutti dall’alto c’è una pescarese, il Montesilvano. Trascinati dai gol di un intramontabile Pendenza, 21 centri in 15 partite, i nerazzurri guidano la classifica a +4 dal San Giovanni Teatino. I biancoverdi hanno dominato in avvio, ma sono stati sorpassati nelle ultime curve, ma l’arrivo di Valiente, già autore di una tripletta all’esordio, sembra aver portato energia nuova alla squadra di De Melis.
Francavilla e San Vito tengono alta la bandiera teatina in terza e quarta piazza, mentre l’Ortona appare ancora più defilato, ma comunque con una striscia di 12 partite senza sconfitta. Bagarre di metà classifica per Virtus Castel Frentano, Maiella Rapino e Real Casale, mentre il Città di Chieti è a un passo dalla zona playout, dove invece sono bloccate Union Fossacesia, Roccaspinalveti e il fanalino di coda Atessa. Tra le pescaresi, oltre alla capolista, magic moment anche per la Vis Pescara di Antignani, che ha scalato la classifica fino alla griglia playoff. Buon momento anche per le vestine Lauretum ed Elicese, in zona playout invece la matricola Rosciano e lo Spoltore, nobile decaduta in una crisi senza fine. L’unica “intrusa” è la teramana Castrum Silvi, autrice finora di un ottimo campionato, a sole 4 lunghezze di distanza dai playoff.