Progetto Sentinelle Civiltà e Felicità, 4 giornate al liceo "Saffo" di Roseto
Laboratori e “passeggiata empatica” per riflettere sulla felicità, disabilità, pregiudizio e inclusione
2025-11-03T10:58:00+01:00 - La Redazione
ROSETO DEGLI ABRUZZI - Per quattro giorni il Liceo “Saffo” di Roseto degli Abruzzi è stato protagonista del progetto Sentinelle Civiltà e Felicità, ideato e condotto dal Cavaliere Claudio Ferrante, presidente dell'associazione Carrozzine Determinate, affiancato dall’Avvocato Mariangela Cilli. All’iniziativa hanno partecipato attivamente sei classi prime appartenenti a diversi indirizzi del liceo, che si sono immerse in un intenso percorso educativo e umano.
Le attività si sono svolte nell’Aula Confucio, dove gli studenti hanno preso parte a laboratori e momenti di riflessione dedicati ai temi della felicità, della disabilità, del pregiudizio e dell’inclusione, fino ad approfondire argomenti fondamentali come la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e il tema delle barriere architettoniche.
Il terzo giorno gli studenti hanno vissuto un’esperienza particolarmente significativa: la “passeggiata empatica”, durante la quale molti hanno potuto sperimentare concretamente cosa significhi mettersi nei panni dell’altro. Per molti ragazzi è stato un momento emotivamente dirompente, che ha permesso di comprendere davvero il valore della parola empatia. Le riflessioni emerse dagli studenti sono state profonde e sincere.
Natalia, della 1ª B Scienze Umane, ha dichiarato: “Abbiamo affrontato in modo diretto e viscerale il problema dei pregiudizi: sono proprio le idee sbagliate a creare barriere più forti di quelle fisiche. Giudicare gli altri partendo da ciò che non conosciamo è un ostacolo all’inclusione, ma ognuno di noi può fare qualcosa. Questo incontro mi ha fatto capire che l’inclusione non è solo una parola, ma un impegno concreto”.
Un’altra studentessa, Nicole della prima A linguistico scrive: “Tutti abbiamo dei limiti, visibili o invisibili, e questo ci rende uguali. Questa idea mi ha fatto riflettere molto: spesso giudichiamo chi è diverso, senza capire che anche noi abbiamo le nostre fragilità. Ci ha parlato anche dell'importanza delle parole. Ci ha spiegato che non bisogna mai usare alcuni termini come disabile o altri, come insulto, perché dietro a queste parole ci sono persone reali, con un nome e un cognome, che soffrono ogni volta che vengono prese in giro. Ci ha fatto capire che usare quelle parole è come se qualcuno usasse il nostro nome per indicare una persona stupida o inutile. Questa spiegazione mi ha molto colpita, perché mi ha fatto capire quanto le parole possano ferire profondamente. Claudio ci ha anche mostrato che spesso siamo tristi o arrabbiati per cose che in realtà hanno poco peso. Questa esperienza mi ha insegnato anche l'importanza della solidarietà e dell'empatia. Ho capito quanto sia importante aiutare chi ha bisogno, ma anche rispettare la sua dignità e valorizzare le sue capacità. Claudio Ferrante è riuscito a far emergere le nostre emozioni, facendoci sentire tutti uguali e al tempo stesso diversi nella nostra unicità. Alla fine dell'incontro mi sono sentita profondamente cambiata”.
Ambra, della 1ªA Scienze Umane, ha aggiunto: “Questo laboratorio mi ha dato la voglia di fare qualcosa di concreto per rendere il mondo più inclusivo. Ho capito che anche i piccoli gesti possono fare una grande differenza”.
Il Dirigente Achille Volpini da anni porta questo progetto nel suo Liceo: “Il progetto proposto dal Cavaliere Claudio Ferrante è parte integrante del curricolo di Educazione civica delle classi prime. Si tratta di una scelta fortemente voluta da me e dall’intero Collegio dei docenti. L’esperienza delle ragazze e dei ragazzi con Claudio si riconferma ogni anno molto coinvolgente, capace di scuotere le coscienze e stimolare riflessioni molto profonde. E' stato veramente emozionante leggere alcune considerazioni finali delle studentesse e degli studenti che hanno parlato di 'viaggio dentro le emozioni…, occasione di risveglio…, guardare la vita con occhi nuovi'”.
Claudio Ferrante ha espresso grande soddisfazione per l’entusiasmo e la maturità dimostrati dagli studenti: “Sono molto felice che il Dirigente Volpini abbia, da anni, apprezzato e sostenuto questo percorso pedagogico. I risultati sono sempre straordinari: troviamo una scuola fatta di alunni educati, attenti, partecipativi e preparati, che assorbono in modo viscerale i concetti proposti. Voglio quindi rivolgere un sentito ringraziamento al lui, ai docenti e a tutti gli studenti partecipanti, tutti i volontari che hanno collaborato alla sicurezza e vigilanza per la passeggiata empatica e all’ortopedia Artes di Montesilvano per la fornitura delle carrozzine, per avere, tutti nel proprio ruolo, contribuito a rendere questo progetto un’esperienza formativa e umana di grande valore”.