Progetto pedonale Lungomare Europa Martinsicuro: le obiezioni di Simona Lattanzi

La fiorita di Selene colorata va integralmente tutelata (lato est del percorso pedonale)

2025-11-28T20:06:00+01:00 - La Redazione

Progetto pedonale Lungomare Europa Martinsicuro: le obiezioni di Simona Lattanzi

MARTINSICURO - Nell’incontro del 24 novembre, nel municipio di Martinsicuro, con il Sindaco avv. Massimo Vagnoni, con l’ing. Simonetta Majeli Responsabile Unico del Procedimento, l’arch. Norma Campli Progettista e Direttore dei lavori, le Associazioni di Protezione Ambientale ITALIA NOSTRA ONDA, (Organismo Nazionale Difesa Alberi ), GUFI (Gruppo Unitario Foreste Italiane) rappresentate dal biologo prof, Giovanni Damiani , LEGAMBIENTE Teramo rappresentata dal documentarista dott. Giuliano Di Gaetano, il botanico professor Franco Pedrotti e il fitopatologo prof. Camillo Di Lorenzo, la Consigliera comunale di minoranza Simona Lattanzi hanno espresso le seguenti obiezioni al progetto del percorso pedonale del Lungomare Europa: 

• lo sbancamento che verrà riempito di cemento "drenante" (profondità 55 centimetri e larghezza 3 metri) e l'assenza della distanza minima dai fusti degli alberi sono ingiustificati per il tipo di prestazione da svolgere, e arrecherebbero un irreversibile danno alle radici delle piante; • nel progetto non è indicata la destinazione del prezioso terreno asportato, né l’elenco degli alberi di alto fusto oggetto di tutela; • l’interruzione della rete ecologica incide inevitabilmente a più livelli, non ultimo quello paesaggistico. Il Biotopo “Vilucchio marittimo” è uno dei pochissimi riconosciuto nel suo genere e seppure al confine dal punto di vista amministrativo, ha bisogno dell’attuale fascia tampone per essere tutelato (area contigua di protezione esterna); • La fiorita di Selene colorata va integralmente tutelata ( lato est del percorso pedonale ). Dopo aver espresso le perplessità sull’impatto ambientale, è stata avanzata la richiesta di rivedere gli aspetti progettuali più impattanti per proseguire con un’opera che abbia il minimo impatto sulla natura vegetale. In particolare: • una manutenzione e un profilo adeguati basterebbero a risolvere i problemi attuali di leggera compattazione della crosta superficiale e ristagno idrico del suolo (che non è asfittico ma pieno di forme di vita); • evitare opere in cemento (anche del tipo cosiddetto “drenante”), e utilizzare solo materiale altamente poroso e permeabile di origine naturale, che consenta il necessario interscambio idrico e gassoso nella rizosfera del suolo; • Installare impianto di illuminazione con bassissima intensità luminosa, mediante pannellino solare, sull’intero percorso pedonale ad eccezione del tratto del Biotopo “Vilucchio marittimo”; • trattandosi di un corridoio naturalistico di notevole importanza paesaggistica ed ecologica, sarebbe stato opportuno in sede progettuale effettuare uno studio preliminare riguardante gli aspetti botanici, zoologici, pedologici, paesaggistici e faunisti E’ stato ribadito che il progetto è in palese contrasto con: • Art. 9 della Costituzione Italiana: “La Repubblica … tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni.” • Art. 142 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio ( D. Lgs. 22/01/2004, n. 42): 1. “ Sono comunque di interesse paesaggistico e sono sottoposti alle disposizioni di questo titolo: a) “ i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 mt. dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare”; b) • Art. 146 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D. Lgs 22/01/2004, n. 42): 1. “I proprietari possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili ed aree di interesse paesaggistico, tutelati dalla legge, a termini dell’art. 142, o in base alla legge, a termini degli articoli 136, 143 comma 1, lettera d, e 157, non possono distruggerli, né introdurvi modificazioni che rechino pregiudizio ai valori paesaggistici oggetto di protezione”; • Art. 1 comma 5 dello Statuto del Comune di Martinsicuro “ il Comune tutela la vita e l’intero ecosistema naturale nel proprio territorio “; • Art. 1, comma 7 “ il Comune… si impegna affinché si attui il rispetto della natura, l’acqua, l’aria, le piante…l’adesione all’Alleanza per il Clima con D. C. n. 48 del 18/05/1992 si impegna ad attuare misure graduali per proteggere la fascia di ozono, per ridurre l’effetto serra, per attuare il risparmio energetico, la rinaturalizzazione del territorio, la tutela e l’incremento del patrimonio arboreo e la tutela dei Biotopi…”. • l’art. 2 dello Statuto Comunale del Comune di Martinsicuro recita “ lo Statuto è vincolante per il Comune: ogni atto anche di portata generale che si ponga in contrasto con esso è illegittimo “. Al termine dell’incontro il Sindaco ha dichiarato la disponibilità a possibili variazioni al progetto Alla luce delle osservazioni enunciate e delle citate normative, la richiesta dei presenti è che il cantiere attualmente aperto va sospeso e riattivato dopo le modifiche sostenibili condivise. Le Associazioni ambientaliste e gli studiosi restano a disposizione per ogni approfondimento riguardo le soluzioni proposte qualora si volessero seguire le indicazioni da essi raccomandate. F.to. Prof. Franco Pedrotti già Docente di Botanica Università di Padova, Catania, Ferrara, Milano, Camerino già Presidente Società Botanica Italiana F.to. Prof. Giovanni Damiani già Docente Università La Tuscia Viterbo già Presidente Agenzia Nazionale per l’Ambiente (oggi ISPRA) Rappresentante Italia Nostra, Onda, Gufi F.to Prof. Camillo Di Lorenzo  già Docente di Botanica, Fitopatologia, Entomologia e Microbiologia Istituto Tecnico Agrario “C. Ulpiani” di Ascoli Piceno F.to Dott. Giuliano Di Gaetano Legambiente Teramo Direttore Centro Educazione Ambientale Scuola Verde di Isola del Gran Sasso F.to Simona Lattanzi Consigliera di minoranza Martinsicuro e Villa Rosa Bene Comune.