Piano di pace per Gaza, Pavone (Azione): “Serve unità a sostegno di una svolta nel conflitto"
Pavone soddisfatto per l’approvazione in Consiglio regionale della risoluzione che ho presentato sul piano di pace per Gaza
2025-09-30T19:15:00+02:00 - La Redazione

L’Aquila, 30 set. – “Sono soddisfatto per l’approvazione in Consiglio regionale della risoluzione che ho presentato sul piano di pace per Gaza. È indispensabile che la tragedia umanitaria in atto trovi una fine nel più breve tempo possibile. Ciò che è accaduto a partire dal 7 ottobre 2023 rappresenta un pezzo di storia che pensavamo di non dover più rivivere dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Tutte le istituzioni italiane devono sostenere con forza il Piano di pace presentato dal Presidente Trump, in quanto è un piano sensato ed equilibrato, ed è l’unico in grado di raccogliere le aspettative di tutte le parti in causa e di portare realmente alla pace. Rammarica constatare che non ci sia stata l’unanimità del Consiglio su un tema che dovrebbe vederci tutti schierati dalla stessa parte”. Lo dichiara Enio Pavone, capogruppo di Azione in Consiglio regionale d’Abruzzo, dopo aver annunciato la propria astensione sulle altre risoluzioni discusse in Aula, presentate dal PD, dal M5S e dalla maggioranza.
Pavone ha inoltre sottolineato, nella propria risoluzione, come “il piano presentato il 29 settembre e già accettato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, nonché sostenuto da Egitto, Giordania, Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Turchia, Indonesia e Pakistan, oltre che dai principali Paesi europei e dalle istituzioni dell’Unione Europea, rappresenti una svolta potenzialmente decisiva, seppur tardiva, per mettere fine a quasi due anni di guerra, morte e distruzione a Gaza”.
Il documento richiama i punti cardine del piano: internazionalizzazione del governo di Gaza per la ricostruzione e i servizi essenziali, garanzie di sicurezza per Israele attraverso la smilitarizzazione della Striscia, liberazione degli ostaggi israeliani in cambio dell’esilio dei miliziani di Hamas che deporranno le armi e della scarcerazione di prigionieri palestinesi. “È di particolare importanza – aggiunge Pavone – che l’accordo escluda esplicitamente l’annessione di Gaza da parte di Israele e preveda, nel medio periodo, il passaggio sotto una riformata Autorità nazionale palestinese, ponendo le basi per un percorso credibile verso l’autodeterminazione e la nascita dello Stato di Palestina”.
“La pace non è mai un traguardo semplice, ma oggi le istituzioni italiane hanno il dovere di trovare un unanime sostegno ad un processo che può fermare una tragedia umanitaria senza precedenti – conclude Pavone –. Perseguire questo obiettivo significa riaffermare con chiarezza il principio di due popoli e due Stati, nel rispetto reciproco di uguali condizioni di libertà e sicurezza”.