Paolucci – Marinelli (PD) su ripartizione fondo sanitario: “Altro che successo: per l’Abruzzo sconfitta clamorosa"
Una manovra da 3 miliardi che porta alla nostra regione… zero”
2025-11-24T17:40:00+01:00 - La Redazione
L'AQUILA - “Il Presidente Marsilio parla di successo, ma i numeri raccontano tutt’altra storia. L’inserimento del criterio ‘densità abitativa/estensione territoriale’ nella quota premiale del Fondo sanitario nazionale produce per l’Abruzzo un risultato irrisorio: parliamo di pochi milioni su un Fondo Regionale Sanitario che conta circa 3 miliardi di euro. Non sono briciole: è zero, rispetto alle necessità reali della nostra sanità”, così il capogruppo e il segretario regionale del Partito Democratico Silvio Paolucci e Daniele Marinelli, che definiscono l’annuncio di Marsilio “un grande fallimento trasformato impropriamente in proclama per giustificare la più stagione di centrodestra fatta di Tagli, deficit e tasse".
“Il Presidente – dichiarano – per distogliere l'attenzione dal suo fallimento dopo aver contribuito dal 2022 ad una Sanità dai conti in rosso, dagli enormi tagli e dalle tasse aumentate, aveva promesso un riequilibrio strutturale, una svolta per le regioni interne, un risultato storico. Dopo un anno di annunci roboanti, la realtà è impietosa: il criterio vale solo per lo 0,25% del Fondo, l’impatto reale per l’Abruzzo è quasi simbolico, non cambia nulla rispetto ai profondi problemi del nostro sistema sanitario regionale. Una sconfitta clamorosa, mascherata da trionfo. Era necessario incidere sulla parte indistinta del Fondo – il 98,5% – dove si misura davvero l’equità tra territori. Invece troviamo un impegno futuro, teorico, tutto da verificare. Ancora una volta si rivendica come conquista ciò che, nei fatti, non modifica né i bilanci né la qualità dei servizi. Non possiamo permettere – concludono – che si spaccia un risultato marginale per una rivoluzione. L’Abruzzo ha una sanità in deficit, con liste d’attesa esplose, personale insufficiente, territori interni in sofferenza e ospedali sotto pressione. Per affrontare tutto questo servivano risorse vere, non comunicati autocelebrativi. I cittadini abruzzesi meritano verità e soprattutto risposte concrete, non l’ennesimo annuncio per coprire un evidente insuccesso”.