Pace a Gaza, Officina Atriana chiede al Comune di prendere posizione
Si chiede al Comune di Atri e a tutto il Consiglio Comunale di prendere posizione per la pace e i diritti del popolo palestinese
2025-09-26T14:21:00+02:00 - La Redazione

ATRI - Officina Atriana, associazione impegnata nella difesa dei diritti umani e della giustizia sociale sin dalla sua costituzione, intende esprimere la sua profonda preoccupazione per la grave escalation del conflitto a Gaza. Di fronte a una crisi umanitaria senza precedenti, con migliaia di vittime civili, tra cui un numero altissimo di donne e bambini, riteniamo che non sia più possibile rimanere in
silenzio.
Con il rapporto rilasciato il 16 settembre 2025, la Commissione d'inchiesta indipendente nominata dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu conclude che le autorità israeliane stanno commettendo un genocidio a Gaza. Secondo la Commissione, le violazioni in atto integrano quattro delle cinque condotte previste
dalla definizione di genocidio data dalla Convenzione Onu del 1948, commesse con l’intento di distruggere in tutto o in parte un determinato gruppo nazionale, etnico, razziale, o religioso in quanto tale. Le quattro condotte sono: 1) uccidere membri del gruppo; 2) causare lesioni gravi all’integrità fisica
o mentale delle persone del gruppo; 3) sottoporre deliberatamente il gruppo a condizioni di vita intese a provocare la sua distruzione fisica, totale o parziale; 4) imporre misure per impedire le nascite all’interno del gruppo.
L'assedio di Gaza, in particolare, è una punizione collettiva che ha trasformato un'intera area in una prigione a cielo aperto, privando i suoi abitanti di beni essenziali come acqua, cibo e medicine.
Il proseguimento della guerra a Gaza e in Medio Oriente va contro le ragioni, i diritti e le legittime aspirazioni alla libertà del popolo palestinese. Quest’ultimo è vittima delle politiche espansioniste dell’attuale Governo israeliano e di una lunga occupazione dei suoi territori condannata più volte dalle Nazioni Unite perché illegale, in quanto contraria al diritto internazionale, come ha dichiarato la Corte
internazionale di giustizia (Cig), in un parere espresso il 19 luglio 2024, nel quale ha affermato che le politiche e le pratiche adottate da Israele nei territori palestinesi occupati (TPO) di Cisgiordania, Gerusalemme Est e Striscia di Gaza violano il diritto internazionale e devono cessare il più rapidamente possibile.
Esistono inoltre due mandati di arresto per il Primo Ministro israeliano e l’ex Ministro della Difesa emessi il 21 novembre 2024 dalla Corte penale internazionale (CPI), visto che la Camera preliminare della Corte
penale internazionale ha riscontrato fondati motivi per accusare Netanyahu e Gallant di crimini contro l’umanità e crimine di guerra.
Sulle gravi violazioni del diritto internazionale nella Striscia di Gaza, il 3 giugno 2025 è intervenuto il Centro Diritti Umani Antonio Papisca ricordando l’obbligo di protezione dei sopravviventi di Gaza, lanciando un appello alle istituzioni nazionali affinché compiano ogni sforzo possibile per dare immediatamente il via ad una grande operazione di salvataggio della popolazione civile. Più di recente,
anche la Società Italiana di Diritto Internazionale e di Diritto dell’Unione Europea – SIDI durante il convegno annuale del 5-6 giugno 2025 ha ribadito come, di fronte alla drammatica situazione in cui versa il Territorio Palestinese Occupato, ogni singolo cittadino abbia il dovere di attivarsi per contribuire a porre fine alle numerose e intollerabili violazioni del diritto internazionale.
Sulla base di queste documentate ragioni, Officina Atriana si fa portavoce di un appello urgente e deciso rivolto al Sindaco e all'Amministrazione comunale di Atri. Chiediamo che l'Amministrazione si unisca alle numerose città in Italia e nel mondo che hanno già espresso la loro solidarietà al popolo palestinese.
Per quanto riguarda l’Italia, segnaliamo un elenco, non esaustivo, dei comuni virtuosi che hanno deciso di agire per porre fine al genocidio a Gaza: Bari, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Palermo, Torino. E inoltre i comuni di: Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Calenzano, Campi Bisenzio, Dicomano, Empoli, Lastra a Signa, Montelupo Fiorentino, Pontassieve, Rignano, Sesto Fiorentino, Signa, Vicchio, Vinci.
Questi comuni hanno promosso atti formali di solidarietà in sostegno della popolazione palestinese. Un'azione concreta da parte delle istituzioni locali è un segnale forte di impegno per i valori di pace e giustizia che dovrebbero essere alla base di ogni comunità, come recita la nostra Costituzione nell’ART. 2, dove si sancisce che “la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo” e inoltre nell’ART. 11, in cui si afferma che "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". Anche la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea si apre stabilendo che “la dignità umana è inviolabile e deve essere
rispettata e tutelata” (art.1).
Poiché nessuno può rimanere in silenzio di fronte a tutto questo orrore, pertanto, chiediamo all’Amministrazione comunale di Atri di considerare le seguenti azioni:
- Riconoscimento dello Stato di Palestina: Chiediamo al Sindaco e alla Giunta di promuovere un atto formale per il riconoscimento dello Stato di Palestina, sull’esempio di numerosi comuni italiani.
- Esposizione della bandiera palestinese: Come già fatto da importanti città come Roma, in Campidoglio, proponiamo di issare la bandiera palestinese fuori dalla sede del Comune di Atri, come simbolo di solidarietà e vicinanza alle sofferenze del popolo di Gaza;
- Avviare iniziative di sensibilizzazione: Chiediamo che vengano promosse iniziative volte a informare e sensibilizzare la cittadinanza sulla questione palestinese, promuovendo una cultura di pace e rispetto per i diritti umani.
L’impegno di Officina Atriana, sin dalla sua costituzione, si è rivolto contro la guerra e l’ideologia militarista, per una società in cui i diritti umani e sociali di tutti e tutte siano rispettati, ritenendo che la pace sia l'unica strada percorribile. Le ragioni che ci spingono a stare dalla parte del popolo palestinese affondano le loro radici nella solidarietà, nella difesa del diritto internazionale e nella ferma condanna del genocidio in atto
Chiediamo all'Amministrazione comunale di dimostrare coraggio e leadership, schierandosi apertamente per i valori di umanità e giustizia.
OFFICINA ATRIANA