No ai cibi ultra-formulati in luoghi pubblici, strutture sanitarie e scolastiche: approvata la risoluzione

Il provvedimento è stato presentato in Commissione dai consiglieri regionali Marilena Rossi, Leonardo D’Addazio e Massimo Verrecchia

2025-11-25T13:20:00+01:00 - La Redazione

No ai cibi ultra-formulati in luoghi pubblici, strutture sanitarie e scolastiche: approvata la risoluzione

L'AQUILA - Nella seduta odierna della Quinta Commissione consiliare è stata approvata all’unanimità la risoluzione n. 42, dal titolo “Divieto di vendita e distribuzione, anche tramite distributori automatici, di alimenti e bevande classificabili come cibi ultra-formulati in tutti i luoghi pubblici e nelle strutture del sistema sanitario e scolastico regionale”. Il provvedimento è stato presentato dai consiglieri Marilena Rossi, Leonardo D’Addazio e Massimo Verrecchia.

"Si tratta di un passo concreto - dicono i tre consiglieri - nell’impegno per tutelare la salute dei cittadini, promuovere stili di vita sani e garantire ambienti più salubri nelle scuole, negli ospedali e negli edifici pubblici". Nella loro nota, Rossi, D’Addazio e Verrecchia evidenziano come i cibi ultra-formulati, spesso ricchi di additivi, zuccheri, grassi e sale, siano associati a patologie gravi quali obesità, diabete, ipertensione e disturbi cardiovascolari.

La risoluzione impegna la Giunta regionale non solo al divieto di vendita e distribuzione, ma anche ad azioni di sensibilizzazione: campagne informative, incentivi per favorire l’approvvigionamento di alimenti freschi e locali e la definizione di un’etichettatura specifica per i prodotti ultra-formulati, per aumentare la trasparenza verso i cittadini.

"L’unanimità registrata in Commissione è un risultato di grande valore per tutta la nostra Regione – dichiarano i tre proponenti – perché dimostra che, quando si parla di tutela della salute, corretta alimentazione e benessere dei cittadini, il Consiglio regionale sa lavorare con responsabilità, superando steccati e divisioni. Con questo attola Regione conferma la volontà di assicurare ai cittadini un’alimentazione più sana, privilegiando prodotti genuini e riducendo l’esposizione a cibi ultra-processati. È una scelta che guarda al futuro e alla salute delle nuove generazioni".