Mandra Stella Cerrone porta alla Filanda Fioranelli di Atri il cotone della liberazione di Gandhi

Una performance che intreccia arte, cura e memoria in un gesto di libertà e pazienza. Appuntamento domenica 16

2025-11-11T09:15:00+01:00 - La Redazione

Mandra Stella Cerrone porta alla Filanda Fioranelli di Atri il cotone della liberazione di Gandhi

ATRI - L’antica Filanda Fioranelli, con sede nei pressi di Porta Macelli, ad Atri, in provincia di Teramo, sarà la sede della performance Gandhi filava a mano il cotone della liberazione, di Mandra Stella Cerrone. Un’azione generata dal desiderio dell’artista di contribuire a una riflessione teorico-critica sui drammatici accadimenti che caratterizzano la nostra contemporaneità. Una performance che offre un confronto su questioni complesse attraverso gesti e sguardi che comunicano molto di più di tante parole.

Il lavoro di Mandra Stella Cerrone ha avuto una lunga gestazione e giunge all’azione di domenica 16 novembre (dalle 17.30 in poi) dopo una serie di fasi importanti, ma la performance non rappresenta l’atto conclusivo della sua proposta perché il tema centrale del suo progetto è incentrato proprio sulla resistenza che il più delle volte richiede tempi molto lunghi.
Gandhi filava a mano il cotone della liberazione è un lavoro iniziato mesi fa con la piantumazione da parte dell’artista di semi di cotone. Parliamo di un vegetale (non autoctono) che con fatica è riuscito a germogliare e a crescere. Questo processo risponde perfettamente a una poetica e una pratica di resistenza lenta: "Il gesto di piantare semi di cotone porta con sé un carico di resistenza: storico, non violento, pacifista, economico, coloniale ed ecologico" dichiara l’artista.

Il momento centrale del progetto di Mandra Stella Cerrone prevede il coinvolgimento di una serie di performer impegnati a produrre materialmente dei manufatti utilizzando la materia prima, il cotone, secondo una logica del fare a metà tra i processi artigianali e quelli protoindustriali, ridando così senso allo spazio della Filanda Fioranelli. L’azione sarà però messa a dura prova da vari elementi di “disturbo” che renderanno assai difficile la realizzazione di questi manufatti.

Dopo l’appuntamento di domenica l’artista seguirà i processi vitali riguardanti questo vegetale rendendo la performance duratura nel tempo. "Seminare significa anche attivare un percorso concreto di cura e di attesa - dichiara Cerrone -. Dopo l’azione, le piantine continueranno a crescere nel mio studio-giardino prolungando la durata della performance in una dimensione vitale e quotidiana. La temporalità estesa, che si misura in mesi, diventerà così parte integrante del senso dell’opera: la resistenza, infatti non è mai un atto rapido, ma un processo di persistenza, crescita e trasformazione".

L’appuntamento, a ingresso libero, è a cura di Ivan D’Alberto, teorico e storico dell’arte contemporanea, è organizzato da Art Agency – consulenze per l’arte di Pescara e ha ricevuto il patrocinio dall’assessorato alla Cultura del Comune di Atri, rappresentato dal vicesindaco Domenico Felicione. - Ufficio Stampa -