"Maestri e maestre ribelli": 150 partecipanti all'incontro a Teramo con il pedagogista Antonio Di Pietro
Grande successo di partecipazione per l'evento "Maestri e maestre ribelli. Perché per educare ci vuole coraggio" promosso da “N.O.I. - Nuove Opportunità per l'Infanzia”
2025-11-17T15:08:00+01:00 - La Redazione
TERAMO - Grande successo di partecipazione per l'evento "Maestri e maestre ribelli. Perché per educare ci vuole coraggio" promosso da “N.O.I. - Nuove Opportunità per l'Infanzia”, il progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile e realizzato da una rete di partner pubblici e privati coordinati da Teramo Children A.P.S.. L’auditorium dell'Istituto Alessandrini - Marino ha infatti registrato ben 150 partecipanti, un'ottima risposta da parte del territorio e di tutti coloro che ruotano intorno alla scuola.
All'incontro, organizzato dal partner Focolare Maria Regina E.T.S. e dall'Istituto Comprensivo Teramo 1 “Torricella – Zippilli – Lucidi”, erano presenti la Direttrice dell'organizzazione di Terzo Settore Sabrina De Flaviis e la Dirigente Scolastica Lia Valeri, insieme al Sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto, all'Assessora alla Comunità educante della città Miriam Tullii, alla Dirigente Scolastica dell'Istituto ospitante Maria Letizia Fatigati e ai rappresentanti di Teramo Children A.P.S. e delle organizzazioni partner Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo - Sezione italiana A.P.S. e Scuola Verde.
Ospite d'eccezione Antonio Di Pietro, pedagogista ludico di fama e docente a contratto all'Università di Firenze noto per la sua autorevolezza sui temi dell’educazione esperienziale, che ha condiviso le sue idee in un contesto molto interessante nel quale non è mancata la voce di coloro che vivono la scuola a vario titolo, dalle testimonianze di best practice a quelle di genitori e cuoche dal nido d'infanzia alla secondaria di secondo grado, confermando la volontà del progetto di coinvolgere attivamente a vario titolo l'intera comunità educante.
"Ho conosciuto una realtà estremamente coraggiosa, frizzante, tenace, frutto di un lungo lavoro desideroso di continuare da parte di tutti quelli che partecipano a vario titolo nella comunità educante" ha affermato Di Pietro. Il pedagogista ha riconosciuto la ricchezza del territorio teramano, notando come il gruppo di lavoro locale "costituisca una risorsa a livello nazionale" e come il territorio stesso stia dando "risposte alle sfide educative del nostro tempo a partire dai bambini come persone al centro".
"Quello che questo territorio attiva – è stato il suo commento in merito – sono azioni coraggiose con una idea di scuola che prende le distanze da paludati cliché grazie a direzioni innovative. Questo è evidente, ad esempio, nel fare anche una scuola all’aperto che permette di vivere sia il giardino sia il territorio".
Sul fronte organizzativo e metodologico, il pedagogista ha ribadito di aver riconosciuto nella platea presente una prospettiva temporale molto estesa (dedicata da 0 a 18 anni) “e questo – ha sottolineato – è molto importante. Così come ho apprezzato il costante dialogo con i genitori. Tutto questo si traduce nell'unire i saperi alla vita, di nutrire il desiderio di apprendere, di valorizzare i punti di vista dei bambini e il loro modo giocoso di conoscere loro stessi, gli altri e il mondo. Il tutto considerando di pari dignità la dimensione cognitiva, emotiva, relazionale e corporea, avendo come punto di riferimento l'importanza di vivere in un contesto positivo, calmo e inclusivo”.
Proprio per questo il concetto di "maestro ribelle" veicolato nel corso dell’incontro non è sinonimo di contestazione, ma di coraggio pedagogico. “Quelli presenti a Teramo – ha concluso – sono maestri ribelli perché vogliono sostenere un pensiero critico rispetto a quel conformismo che si tiene in piedi perché 'si è fatto sempre così', facendo riferimento sia a chi nella storia dell'educazione e della didattica ha portato innovazione sia alle ricerche sulla relazione fra qualità della vita, crescita e apprendimenti. Qui a Teramo maestri e maestre stanno costruendo e condividendo una chiara identità con i genitori esplicitando le direzioni di senso, i valori e le metodologie attive. Ed eccoci ad un’evidenza che emerge dal coro di voci di questa mattinata: i maestri e le maestre che con coraggio svolgono il proprio mestiere, per definizione, sono ribelli!”.
Il progetto “N.O.I. – Nuove Opportunità per l’Infanzia” è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org.