L’On. D’Alfonso presenta l’interrogazione parlamentare sulla situazione dell’ENPAPI
Un ente previdenziale ha il compito di assistere i propri utenti, operando in una condizione di piena legittimità e trasparenza oggettivamente riconosciute e riconoscibili
2025-10-08T17:29:00+02:00 - La Redazione

PESCARA - Un ente previdenziale ha il compito di assistere i propri utenti, operando in una condizione di piena legittimità e trasparenza oggettivamente riconosciute e riconoscibili. Per tale ragione ho ritenuto necessario sottoporre all’attenzione del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, attraverso lo strumento dell’Interrogazione parlamentare, il ‘caso’ dell’ENPAPI – l’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica – sul quale incombono da mesi annunci di commissariamento a causa di approfondimenti giudiziari in corso inerenti alle procedure elettive dei vertici apicali. Alle parole non sono però seguiti i fatti, lasciando l’Ente stesso in una condizione di impasse che inevitabilmente sta suscitando le preoccupazioni delle Organizzazioni di categoria, come il Comitato Iscritti Enti Previdenziali dei Professionisti
L’ENPAPI è un ente pubblico dotato di autonomia gestionale, istituito dal d.lgs. 103/1996 e disciplinato dal d.lgs. 509/1994; ai sensi dell’art. 2, co. 6, d.lgs. 509/1994, i Ministeri vigilanti possono disporre il commissariamento straordinario in presenza di gravi violazioni di legge o statuto o di irregolarità gestionali tali da compromettere la funzionalità dell’ente; il medesimo decreto prevede che gli amministratori debbano possedere requisiti di onorabilità e di professionalità (tra cui l’aver ricoperto incarichi gestionali per almeno tre anni).
È notizia recente la citazione diretta a giudizio della Vicepresidente, di una Consigliera di Consiglio di Amministrazione, di due Consigliere di Indirizzo Generale e di una Delegata provinciale per il presunto reato di falso in atto pubblico, in quanto avrebbero falsificato i requisiti di candidatura nella tornata elettorale 2020, fatti che sono al vaglio della magistratura. A distanza di oltre 4 anni, 4 delle imputate ricoprono ancora cariche retribuite all’interno dell’Ente, condizione che ha già suscitato l’interesse del Governo: nella tornata elettorale del 2024, i Ministeri vigilanti, come relazionato dal Sottosegretario di Stato Durigon in audizione bicamerale del 13 novembre 2024, hanno riscontrato gravi irregolarità, tra cui l’illegittima esclusione di oltre 120 candidati per lo più appartenenti alla lista di opposizione. In tale contesto, l’unica lista ammessa è risultata quella facente capo all’attuale Presidente e comprendente le amministratrici imputate
Il Ministero del Lavoro ha più volte diffidato ENPAPI a ripetere le elezioni in maniera trasparente, fissando scadenze puntualmente disattese dagli organi in carica, che hanno invece promosso ricorsi al TAR con notevole dispendio di risorse economiche dell’Ente. Il 26 giugno 2025 il Sottosegretario Durigon annunciava un imminente commissariamento ad acta ai soli fini elettorali, ma ad oggi tale provvedimento non è stato ancora adottato. Il 25 settembre 2025, all’udienza predibattimentale del processo per falso nei confronti di alcune delle amministratrici dell’Ente, il Presidente ENPAPI non ha ritenuto di costituire l’Ente come parte civile, rinunciando così alla tutela del patrimonio e degli iscritti. Ma c’è un precedente che racconta una storia diversa perché nel marzo 2019, a seguito di circostanze simili, l’ENPAPI fu sottoposto a commissariamento straordinario con decreto interministeriale, pur in assenza di condanne penali definitive a carico degli amministratori dell’epoca
È evidente come tali circostanze stiano determinando una condizione di imbarazzante stasi nella categoria che merita l’attenzione istituzionale. Al proposito ho dunque depositato un’interrogazione nella quale ho chiesto se i Ministri siano a conoscenza dei fatti sopra esposti e delle criticità nella governance di ENPAPI; se non ritengano che ricorrano i presupposti per disporre non un commissariamento ad acta limitato alle elezioni, ma un commissariamento straordinario dell’ente, al fine di ristabilire la legalità, garantire la trasparenza, tutelare il patrimonio degli iscritti e consentire un corretto rinnovo degli organi; e infine quali iniziative intendano assumere per garantire che ENPAPI sia amministrato in modo conforme alla legge e agli interessi degli infermieri contribuenti, evitando ulteriori danni economici e istituzionali.
On. Luciano D’Alfonso