IV Presepe Vivente venerdì a Paterno di Campli
La frazione farnese con 26 rappresentazioni si trasformerà in una piccola Betlemme
2025-12-23T12:32:00+01:00 - Walter Cori
TERAMO - Paterno di Campli torna ad animarsi e aD illuminarsi con la quarta edizione del Presepe Vivente, atteso appuntamento che, anche quest’anno, ha restituito vita, partecipazione e calore umano a una delle frazioni più suggestive e oggi quasi disabitate del territorio farnese. Appuntamento il 26 dicembre alle ore 17 con l’apertura del percorso, la raffigurazione di scene della nascita di Gesù bambino alle ore 18 e arrivo del corteo dei Magi e figuranti in programma per le ore 20 circa.
L’iniziativa, dal titolo evocativo “Paterno diventa Betlemme” è organizzata dall’Associazione Culturale “Villa Paterno Nel Cuore”, da anni impegnata nella valorizzazione del borgo, ed è stata presentata in conferenza stampa dal sindaco di Campli Federico Agostinelli, dall’assessore agli Eventi Pietro Quaresimale, dal vicepresidente del Bim Simone Guerrieri, dal presidente del Consiglio Comunale Agostino Rapini e dalla presidente dell’associazione promotrice Sara Pettinaro insieme a Rossella Zavanelli.
Per l’occasione, 26 rappresentazioni prendono forma tra cantine e fondaci del borgo: luoghi autentici che si trasformano in veri e propri quadri viventi, grazie all’impiego di attrezzature originali, strumenti da lavoro e oggetti della vita quotidiana di un tempo. Il percorso accompagna i visitatori in un viaggio nel passato, mostrando come si viveva a Paternò fino a circa ottant’anni fa, tra semplicità, sacrificio e tradizioni che hanno sostenuto per generazioni le famiglie del luogo.
Il Presepe Vivente coinvolge figuranti di tutte le età, accomunati dall’entusiasmo e dal desiderio di contribuire alla riuscita di uno degli eventi più caratteristici del territorio, arricchito anche quest’anno da alcune novità che rendono l’esperienza ancora più immersiva.
L’Associazione “Villa Paterno Nel Cuore” invita cittadini e visitatori a partecipare per ritrovare l’atmosfera delle radici, riscoprire la memoria del paese e far conoscere soprattutto alle nuove generazioni un patrimonio culturale e umano che merita di essere custodito e tramandato.
La rappresentazione è ad ingresso libero.