Indennità a operatori di Pronto soccorso, Cgil: liquidata dalla Regione con estremo ritardo
Sul piatto della bilancia anche il mancato riconoscimento delle misure d'emergenza: incontro dal Prefetto di Teramo
2025-12-15T10:44:00+01:00 - La Redazione
PESCARA - "Apprendiamo che finalmente la Regione Abruzzo ha liquidato quanto di competenza agli infermieri dei pronto soccorso per quanto riguarda le indennità spettanti. Avevamo già denunciato, ad Aprile scorso, la strumentalità della posizione della Regione Abruzzo di sospendere l’erogazione della su detta indennità che, ricordiamo, è stanziata dallo Stato e senza alcun ulteriore aggravio sulle casse delle ASL". Lo dichiara Luca Fusari, Segretario Generale di Fp Cgil Abruzzo Molise. "Il rifiuto del riconoscimento di detta indennità, infatti, si trattava di un diritto negato ai lavoratori e alle lavoratrici degli ospedali - aggiunge - che vivono ormai condizioni insostenibili fatti di turni estenuanti a causa della grave carenza di personale e di condizioni di estremo stress, sovraccarico di lavoro e difficili condizioni operative”.
"A tutto questo - insiste il sindacato - si accompagna il rinnovo del peggiore CCNL di tutti i settori, pubblici e privati, che contribuisce a impoverire ulteriormente il potere di acquisto dei dipendenti. Basti pensare che il CCNL firmato pochi giorni fa sul comparto di Igiene Ambientale riconosce un incremento del 14% rispetto al misero 5,78% riconosciuto ai dipendenti pubblici, a fronte di un’inflazione che si aggirava, nel periodo di riferimento, a circa il 15%”.
Il Segretario Fp Cgil rimarca, poi, che “ulteriore elemento di scontro con la Regione Abruzzo riguarda il mancato riconoscimento, per il 2024, dell’indennità relativa al cosiddetto decreto Calabria, si tratta di circa 11 Milioni di Euro non erogati agli operatori sanitari delle ASL. Incontreremo il Prefetto di Teramo al fine di espletare la procedura di conciliazione conseguente alla proclamazione dello Stato di agitazione dei dipendenti della ASL Teramo sostenuta da FP Cgil e Uil FPL e alla quale seguiranno le proclamazioni anche delle altre ASL se non si arriverà ad un accordo”. Luca Fusari conclude rimarcando come “l’azione proposta da Fp Cgil e Uil Fpl abbia già portato ad un incontro previsto per il 19 p.v. in merito alla problematica. Fare sindacato vuol dire anche intraprendere azioni di conflitto nel rispetto dei dettami del CCNL e della normativa, qualora si esaurisca la dialettica fra le parti, al fine di dare forza alle giuste rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori, questo la CGIL lo sa”.