Importazioni dall'estero, il popolo del grano scende in piazza
Anche i cerealicoltori abruzzesi alla mobilitazione generale contro le speculazioni sui prodotti
2025-09-25T10:37:00+02:00 - La Redazione

PESCARA - Anche i cerealicoltori abruzzesi scendono in piazza a Bari per una grande mobilitazione che vedrà migliaia di agricoltori della Coldiretti manifestare per denunciare le manovre di veri e propri trafficanti che utilizzano le importazioni di prodotto straniero per far crollare i prezzi di quello italiano, scesi ormai drammaticamente sotto i costi di produzione. Speculazioni che rischiano di far drasticamente diminuire le capacità produttive del Paese in un settore strategico per l’approvvigionamento alimentare, con pesanti conseguenze dal punto di vista economico e ambientale.
DOMANI Venerdì 26 settembre, a partire dalle ore 9, gli agricoltori provenienti dalle 4 province abruzzesi invaderanno pacificamente con cartelli, bandiere e striscioni la città di Bari, capoluogo del Granaio d’Italia, ma ci sarà un’altra manifestazione a Palermo, altra città simbolo della cerealicoltura, e presidi minori organizzati a Firenze, Cagliari e Rovigo. A rischio, a livello nazionale, è la sopravvivenza di oltre centotrentamila aziende agricole impegnate nella coltivazione, ma anche un patrimonio territoriale di 1,2 milioni di ettari minacciati dall’abbandono e dalla desertificazione.