Il Gran Sasso d'Italia candidato a Patrimonio Naturale dell'Unesco
La presentazione dello studio di fattibilità commissionato dal Gal Gran Sasso Laga si terrà lunedì al Santuario di San Gabriele
2025-11-19T11:53:00+01:00 - La Redazione
TERAMO - Il GAL Gran Sasso Laga avvia il percorso per la candidatura del Gran Sasso d’Italia a Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO con un momento pubblico di riflessione e condivisione in programma lunedì 24 novembre, alle ore 15:30, presso la Sala Stauròs del Santuario di San Gabriele dell’Addolorata a Isola del Gran Sasso.
L’incontro sarà l’occasione per presentare i primi risultati dello studio di fattibilità affidato alla società Punto 3 Srl SB di Ferrara e avviare un confronto con rappresentanti istituzionali, esperti scientifici e cittadini. La Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO è stata invitata a partecipare, a testimonianza del dialogo aperto con le istituzioni preposte alla tutela del patrimonio mondiale.
L’apertura dei lavori sarà a cura del presidente del Gal Carlo Matone, seguirà un “Omaggio al Gran Sasso d’Italia” di Maurizio Anselmi e una rassegna di immagini storica “Iconografia del Gran Sasso” di Lina Ranalli. Si entrerà poi nel vivo dei lavori, moderati dal giornalista Rai Antimo Amore, con la presentazione dello studio di fattibilità volto a esplorare requisiti, potenzialità e prospettive della candidatura. All’incontro parteciperà il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e, ad animare la riflessione, è previsto anche un intervento a cura del Padri Passionisti del Santuario.
Un patrimonio naturale unico nel Mediterraneo. Un’iniziativa nata per tutelare e valorizzare un territorio straordinario – ricco di biodiversità, storia, cultura e tradizioni – e per promuovere un modello di sviluppo sostenibile, partecipato e orientato al futuro.
Il Gran Sasso d’Italia, cuore dell’Appennino centrale, è una delle catene montuose più iconiche del Paese. Con oltre 2.300 specie floristiche e specie faunistiche rare e protette, il massiccio rappresenta un laboratorio naturale straordinario, dove biodiversità, geologia e storia millenaria convivono in equilibrio.
Non solo, Il Gran Sasso custodisce un paesaggio che racchiude millenni di storia con una ricchissima eredità culturale fatta di tracce preistoriche, siti romani, borghi e fortificazioni medievali. Tra le testimonianze più significative spicca la transumanza, riconosciuta dall’UNESCO nel 2019 come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, simbolo del profondo legame tra uomo e natura.
I borghi storici – da Santo Stefano di Sessanio a Castel del Monte, da Rocca Calascio alla fortezza borbonica di Civitella del Tronto, fino a Castelli con la sua celebre tradizione ceramica – costituiscono un unicum culturale, che arricchisce il valore universale del territorio.
Un modello di equilibrio tra uomo, ambiente e ricerca scientifica. La candidatura del Gran Sasso mira a rafforzare la resilienza del territorio, contrastare lo spopolamento e favorire uno sviluppo fondato sul turismo lento, sull’escursionismo, sul cicloturismo, sulle filiere locali e sull’educazione ambientale. Un progetto pienamente in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
Un elemento distintivo del territorio è la presenza dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, tra i più avanzati centri di ricerca sotterranea al mondo: un esempio unico di integrazione tra scienza, natura e comunità che conferisce alla candidatura una dimensione internazionale e innovativa.
Progetti strategici per una candidatura condivisa. A supporto della candidatura sono in via di definizione diversi progetti strategici, tra cui:
- Network internazionale di ricerca sulla biodiversità e sugli ecosistemi montani, in collaborazione con università e istituti scientifici di tutto il mondo.
- Piano di comunicazione integrato per sensibilizzare cittadini, turisti e stakeholder sul valore del Gran Sasso.
- Nuovi itinerari escursionistici e cicloturistici tematici, per valorizzare il patrimonio naturale e culturale e distribuire in modo equo i benefici del turismo sostenibile.
- Programmi educativi nelle scuole per formare le nuove generazioni alla cura del territorio.
- Eventi internazionali sul turismo sostenibile per rafforzare il sostegno globale alla candidatura UNESCO.
Un impegno collettivo verso il futuro - Il percorso avviato dal GAL rappresenta un invito a ripensare il futuro del territorio: un laboratorio di buone pratiche dove tradizione e innovazione si intrecciano, generando opportunità per le persone che vivono il Gran Sasso e per chi lo sceglie come luogo di scoperta, ricerca, lavoro e vita.
"Il Gran Sasso è un patrimonio naturale, culturale e umano di valore universale – dichiara il Presidente del GAL Gran Sasso Laga, Carlo Matone –. La candidatura UNESCO non è solo un riconoscimento: è un impegno collettivo e tangibile per costruire un modello di sviluppo che metta al centro sostenibilità, conoscenza e partecipazione delle comunità".
Un progetto che guarda lontano, con radici profonde. Un cammino condiviso che può portare il Gran Sasso d’Italia tra i Patrimoni Naturali dell’Umanità. - Ufficio Stampa -